Trilogia di Danzica parte II: Gatto e topo, di Gunter Grass
Nel 1961 Grass pubblicava Gatto e topo, seconda parte della trilogia di Danzica.
In questo testo, molto più breve rispetto agli altri due, il protagonista è Joachim Mahlke, uno studente liceale di Danzica. Anche in questo caso il personaggio è caratterizzato da un’anomalia fisica evidente, il giovane infatti ha un pomo d’adamo sviluppato oltre misura. Il pomo d’adamo di Joachim Mahlke è talmente evidente da parere un topo intrappolato della sua gola, infatti ogni qual volta il ragazzo mangia, beve o anche semplicemente prega o medita, il pomo d’adamo si muove zampettando come un topo. E così il giovane si trova costretto ad architettare una serie di espedienti e avventure per difendersi contro un malefico gatto, metafora della società, che tenta costantemente di aggredire il suo topo.
Le giornate trascorrono così gozzovigliando e architettando scorribande insieme ad una banda di ragazzini sulla lurida ma eccitante spiaggia di Danzica. Qui nascono amori e avventure, specie con una ragazzina atipica, Tulla Pokriefke, che tornerà grande protagonista nel volume conclusivo della trilogia. Le perlustrazioni in un sottomarino abbandonato e le prime esperienze sessuali accompagnano la crescita dei ragazzi su uno sfondo di desolazione e miseria causata dalla guerra.
“Il segreto di Gunter Grass – scriveva H.M. Enzensberger – è in quell’equilibrio, precario e originalissimo, che egli riesce a stabilire tra la sua anarchica forza d’immaginazione e il suo sovrano magistero artistico”.
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