In libreria: Il cuore dell’uomo, di Jón Kalman Stefánsson
Dopo Paradiso e inferno (2011) e La tristezza degli angeli (2012) esce in Italia per Iperborea l’ultimo capitolo della trilogia islandese.
“L’uomo è nato per amare, ecco quant’è semplice il fondamento dell’esistenza. Per questo il cuore batte, questa strana bussola, grazie a lui ci orientiamo tra le nebbie più fitte, a causa sua ci smarriamo e moriamo in pieno sole.” Il ragazzo si risveglia in uno sperduto fiordo nel nord dell’Islanda. Il mare gli ha strappato l’unico amico, i ghiacci l’hanno inghiottito fino alle soglie della morte, ma a richiamarlo alla vita sono degli occhi verdi e dei capelli rossi. È la giovane Álfheiður che lo cura ogni giorno prima che il destino lo riporti al Villaggio, a una piccola comunità di pescatori impegnata in una quotidiana lotta per la sopravvivenza, alla locanda del capitano cieco che gli apre le porte della letteratura e della conoscenza. E mentre il cuore continua a inseguire quei capelli rossi “oltre le montagne del mondo”, la sua perenne ricerca del senso più alto della vita diventa un viaggio iniziatico attraverso l’amore, da quello libero della ribelle Geirþrúður a quello dominatore della capricciosa Ragnheiður, a quello che guarisce il dolore di Rakel, nato dalla poesia di una lettera. Perché le parole possono dare corpo ai sogni, cambiare un destino, elevarci sopra il tempo. Ed è il potere delle parole e dell’animo umano contro gli abissi bui dell’esistenza a illuminare ogni pagina di questo romanzo. “Bisogna vivere come le stelle”, dice il ragazzo, “bisogna vivere per vincere la morte, è l’unica cosa che sappiamo”. Allora non ci spegneremo, “forse semplicemente ci trasformeremo in musica”.
Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati con successo dalle più importanti case editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. Il cuore dell’uomo conclude la trilogia di Paradiso e Inferno e La tristezza degli angeli, candidato all’Indipendent Foreign Fiction Prize 2014. In Italia Stefánsson è stato finalista al Premio Gregor von Rezzori 2012 e al Premio Bottari-Lattes 2012.
Tradotto dall’islandese da Silvia Cosimini.
Postfazione di Alessandro Zironi.