Maionese, ketchup o latte di soia, di Gaia Guasti
Maionese, ketchup o latte di soia, il nuovo volume di Camelozampa firmato Gaia Guasti (con traduzione di Silvia Rogai), racconta la storia di Elianor Sivy, la nuova arrivata della classe.
Eleianor non è una ragazza dall’aspetto comune: magra e pallida come latte, un sipario di capelli lisci che le copre gli occhi e un odore strano, che per il resto della classe diventa subito “puzza”, il pretesto per schernirla e starle alla larga.
Tutti cercano di evitarla, tutti tranne Noah, che in qualche modo sente qualcosa di famigliare in Elianor e nel suo odore inusuale.
A differenza degli altri non la considera affatto sgradevole, è anzi incuriosito da questa ragazzina della sua stessa età, così malinconica e forse sola quanto lui.
Per Noah l’odore personale di ognuno è come una “nuvoletta” che ci avvolge dalla nascita e che può trasmettere la nostra personalità, comunicando con le nuvolette degli altri anche senza dire nulla, tramite le sole sensazioni. Forse per questa nuvoletta Noah è convinto di avere qualcosa in comune con Elianor ed è deciso a scoprire cosa e a diventare suo amico.
Così, nonostante Elianor sia schiva e preferisca sgattaiolare fuori dalla classe al suono della campanella senza parlare con nessuno, i ripetitivi tentativi di Noah alla fine riescono a penetrare quello stato di impassibilità e lo portano a condividere la merenda pomeridiana con quella ragazzina tanto strana.
Ma quante differenze si possono trovare in una semplice merenda: la cucina di Elianor è piena di ingredienti strani che Noah non ha mai provato: semi, germogli fermentati e latte di soia, e che per la verità trova cattivissimi rispetto ai panini con la Nutella che la portinaia è solita preparargli quando torna da scuola. Ma sarà per questo che Elianor ha un odore così diverso da tutti? E come percepisce Elianor l’odore di Noah e del resto della classe?
Essere adolescenti non è facile, questo libro spiega bene alcune dinamiche e comportamenti che si possono trovare nella scuola di oggi e che a volte si rispecchiano in modo più ampio nella società.
La scrittura è fresca e genuina come i pensieri di Noah, adatta a un pubblico giovane, ma non per questo con ragionamenti poco profondi.
La storia non è solo quella di Elianor e Noah, ma di genitori, insegnanti, compagni bulli e la realtà che questi adolescenti devono affrontare ogni giorno e che a volte si contrappone alla propria individualità.
Differenze tanto palesi all’inizio saranno di forte contrasto per l’amicizia tra questi due ragazzini, ma piano piano, con un po’ di curiosità e tolleranza, ognuno potrà capire il mondo degli altri senza rinunciare al proprio.