Mac il gatto rubacuori, di Melinda Metz
Dubito che ci sia al mondo una sola persona che non veda il proprio animale domestico come una sorta di supereroe. Cani e gatti, tra gli animali di compagnia più comuni, sono sicuramente i destinatari, da parte dei loro padroni, di un amore smisurato. Così smisurato da rendere eccezionale ogni loro gesto.
Il protagonista di Mac il gatto rubacuori, romanzo nato dalla penna di Melinda Metz ed edito in Italia dalla Sperling & Kupfer con traduzione di Giulia Balducci, è un gatto un po’ diverso: MacGyver è davvero un supereroe. Il suo potere? L’olfatto, naturalmente, così sensibile da percepire anche gli odori delle emozioni. Tra quelli che annovera tra i più fastidiosi c’è sicuramente quello di profonda solitudine che emana proprio Jamie, la sua padrona, da poco trasferitasi in un affascinante quartiere di Los Angeles che ricorda quasi il set di un film o un paese costruito prendendo spunto dalle pagine di qualche fiaba.
Per Jamie, giovane donna di trentaquattro anni e single, è infatti appena iniziato un nuovo anno che ha ribattezzato l’“Anno di Jamie”, consacrato in tutto e per tutto a se stessa e avente come unico obiettivo la ricerca della strada per la felicità. Un anno in cui non sono ammesse distrazioni né, tantomeno, bipedi di sesso maschile.
Il problema è che MacGyver ne sa ben di più. Lui sa, per esempio, che gli umani, come i cani, sono di fatto esseri inferiori che hanno bisogno di un po’ di aiuto e di un compagno per vivere felici. Lui sa, inoltre, che gli umani non si accorgono mai di niente e occorre dargli qualche dritta… (sì, sono davvero così tonti). Infine, lui sa che il loro olfatto non sanno proprio usarlo, è inutile, e che perciò toccherà a lui darsi da fare e mettere il suo al loro servizio.
Complice uno squarcio nella zanzariera, MacGyver potrà sfruttare le ore notturne e andare alla ricerca di ciò che occorre alla sua padrona che, guarda caso, si chiama David, abita a qualche isolato più in là ed è proprietario di un cane tanto grosso quanto poco scaltro, diciamo.
L’unica cosa che il nostro (super)eroe a quattro zampe non sa è che Jamie non è la sola persona in quell’angolo di mondo ad aver bisogno dei suoi superpoteri: solitudine, rabbia, tristezza… sono tanti gli odori che animano il quartiere. Riuscirà MacGyver a riportare un po’ di buon senso e di felicità in quell’angolo di mondo? Non senza qualche scompiglio, ve lo assicuro, e più di qualche… furto.
E se pensate che MacGyver sia soltanto un simpatico espediente narrativo, ricredetevi: la scrittrice ha preso infatti ispirazione da Dusty, gatto californiano che in America ha fatto così tanto parlare di sé per la sua cleptomania da diventare una vera e propria star.
Con questa storia Melinda Metz ha saputo regalare al proprio pubblico una storia davvero godibile, piacevole e divertente.