Google e British Library? Un binomio vincente che porterà in rete 250mila libri
Cosa accade se la British Library stipula un accordo con Google, il più importante motore di ricerca del web? Vengono messi a disposizione degli internauti suppergiù 250mila testi risalenti al 18esimo secolo. Non male, eh? Attraverso il sito della biblioteca o di Google Libri gli utenti potranno così prendere visione, ricercare e copiare tutti i volumi i cui contenuti non sono protetti da copyright. L’unico uso non consentito è quello che prevede scopi commerciali.
Le opere che saranno disponibili in versione digitale risalgono ad un periodo che va dal 1700 al 1870 e il progetto sarà completato nell’arco di qualche anno. Tutte le spese previste – decisamente “ingenti” – saranno a carico di Google, che si è già accordato nello stesso modo con altre 40 biblioteche in tutto il mondo, rendendo disponibili 13 milioni di libri. Stavolta quali saranno i primi titoli ad essere resi disponibili? Un libello sulla regina francese Maria Antonietta e i progetti per i primi sottomarini dell’inventore spagnolo Narciso Monturio, datati 1858.
Un progetto di tale portata non solo è immenso, ma rientra perfettamente nella filosofia che sta alla base della fondazione delle biblioteche di tutto il mondo. “Noi… crediamo di costruire sulla base di questa magnifica tradizione del dare la facoltà di accedere a tutti, ovunque e in qualsiasi momento”, ha affermato Dame Lynne Brindley, capo esecutivo della British Library. “Il nostro scopo è quello di fornire accesso continuo a questo materiale storico, e speriamo che le nostre collezioni unite alle competenze di Google ci permetteranno di raggiungere questo obiettivo”.
Per il 2020 si prospetta un ulteriore ampliamento del programma di digitalizzazione che prevede un milione di periodici.