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Un giallo andato a male, di Rocco Spagnoletta

Un giallo andato a male
Un giallo andato a male

Nella piccola provincia di Potenza la vita sembra scorrere tranquilla e i soliti fatti di cronaca passano quasi inosservati.

In un bar della zona Alfredo, ragazzo timido e impacciato, vede cantare Alice. La ragazza ha una bellissima voce e in lei c’è qualcosa che riesce ad attirare l’attenzione di Alfonso, qualcosa che va anche otre la bellezza e che costringe il ragazzo a farsi coraggio e a cercare di avere un contatto con lei, di avvicinarla.

Alice ha alle spalle un’ottima famiglia e il padre, infatti, è un noto e stimato medico. C’è però anche altro: Alice è tormentata da un legame sentimentale con un uomo più grande di lei con il quale spesso consuma droga. Sa benissimo che Alfonso potrebbe darle l’affetto che sta cercando e tutte quelle sicurezze di cui ha tanto bisogno, ma è molto difficile per lei separarsi dal Dr. Mirante, l’uomo che è riuscito a tenerla in pugno fino ad ora regalandole la cocaina da cui lei è dipendente.

Nella speranza di separasi da lui, Alice sparisce nel vuoto e lascia un’unica traccia: un messaggio ad Alfonso. Il ragazzo, insospettito, inizia subito a mettersi alla sua ricerca, tra le mani soltanto quella flebile traccia.

Nel frattempo, in città iniziano a girare strane voci: un certo Prete Bello sta seminando il panico, tra Puglia e Basilicata, uccidendo alcune donne, i cui corpi martoriati riportano i segni del serial killer, la sua firma. Anche la sparizione di Alice sarà legata a quest’uomo?

La storia di Un giallo andato a male, di Rocco Spagnoletta (Eretica edizioni), procede con un ritmo serrato, mantenendo una splendida suspense dall’inizio alla fine. I personaggi si ritrovano ben presto risucchiati in un vortice di eventi e, volenti o nolenti, a dover affrontare scelte molto ardue e piene di rischi.

Una cascata di pagine e parole riusciranno a tenervi incollati con il fiato sospeso fino alla fine…

Marzia Giosa

Marzia Giosa è dottoressa in Arti e scienze dello spettacolo. Esperta di storia del teatro e di tutto ciò che appartiene alle arti performative, ha sviluppato il suo rapporto con la lettura in maniera trasversale attraverso i generi. Concilia il diavolo e l'acqua santa: ama i romanzi e i film del terrore quanto un testo di De Filippo, raccontare fiabe ai bambini quanto perdersi in un dialogo di Beckett. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce libri, soprattutto quelli dalle note cupe e misteriose. Dice di non spaventarsi mai, ma stranamente non legge mai di sera...

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