Una storia straordinaria, di Diego Galdino
C’è, da qualche parte nel mondo, un amore che parla senza parole, che vede l’altro senza forse averlo mai visto veramente, o almeno questo pare, prima di rendersi conto che tutto è scritto…
Come piccole barchette di carta che affrontano il mare in tempesta e reagiscono, questo è un po’ l’amore che esiste e resiste, che t’arriva quando non t’aspetti.
Arriva con l’odore, il profumo che appartiene all’altro, con la presenza che senti, che avverti.
Ti racconta che non c’è un prima, prima di te, prima di diventare due, uno.
L’amore può esistere come la scena di un film che qualcuno ha curato nei dettagli, che ti ritrovi a vivere mentre t’accompagna l’eternità di un’ineguagliabile città. Roma e quale altro sfondo potrebbe esserci, quello che scivola intorno alle fontane, quel lento scorrere di acqua, i grilli delle canzoni memorabili che concorrono con la luna a far innamorar gli innamorati.
Dobbiamo credere alla forza dell’amore, ed è Diego Galdino che ci aiuta a farlo, che ci aiuta a credere che possa esistere da qualche parte, nel mondo, Una Storia straordinaria (Leggereditore) come quella di Luca e Silvia. Due di due, che la vita ferisce ognuno a suo modo, che non si lasciano sconfiggere, che si sollevano credendoci insieme.
Lei vittima di un’aggressione, spaventata dalla vita, lui che la vita “punisce” calando sui suoi occhi il velo nero di una malattia che gli rapisce la vista. Eppure qualcosa di magico resta attaccato, dietro le pupille, nella memoria di un viaggio nello stesso scompartimento, inzuppati d’acqua, in cui arrivano prima il profumo, poi uno sguardo incerto, poi tutto resta congelato per sciogliersi in un cinema in cui non serviranno gli occhi per guardare fino all’ultima scena, con i gomiti che si sfiorano, il coraggio afferrato, forse per volere di quel destino che spesso decide per noi.
Tutto quello che proviamo attraverso le pagine, è merito della scrittura profondamente sensibile di Diego Galdino, abituato a sentire le storie degli altri, a percepire come un’antenna le onde sonore dell’altro e a convertirle in parole che legano, rendendo una storia vera, facendola passare dal foglio per farla diventare possibile.
Così per Luca e Silvia, due mondi che si incontrano attraverso il buio e che vivono mettendo un punto alla vita di prima e a quella di dopo, contando i passi, misurando i percorsi che occorreranno per incrociare l’odore buono, familiare, di quell’uomo dagli occhi trasparenti e il sorriso gentile e di quella donna di cui Luca con la punta delle dita riconosce i contorni e che sa percepire anche con la parte più forte e insieme più vulnerabile di sé. La parte del cuore.
Un romanzo che parla senza filtri e costruzioni alla nostra parte più vera, viva e pulsante come quella della città di Roma, che culla l’amore che tutti dovrebbero meritare.