The Sando – Intervista su “Il manuale supremo dei pupazzi”
Il manuale supremo dei pupazzi, uscito di recente per l’editore specializzato in fumetti BeccoGiallo, non è un vero e proprio manuale come si potrebbe pensare a prima vista. The Sando ha fatto un libro scanzonato, strano, divertente, infarcito di molta ironia (e autoironia), ma non direi un manuale per imparare a fare fumetti. O almeno non in maniera classica, più zen e “fricchettone”, se mi passate il termine.
Il “manuale” scritto da The Sando smitizza l’idea di essere un fumettista oggi, un “lavoro” diventato alla moda negli ultimi anni. Lo fa mettendo in scena un personaggio autobiografico, che con una serie di sketch insegna cosa fare e non fare. Accanto a lui un tizio senza volto (dovrete disegnare il vostro) e un animale antropomorfo, un gabbiano sembra. Il tutto ricorda certi cartoon Disney dall’impronta documentaristica.
“Un fumetto per imparare a fare
i fumettile grefik novel”, recita la quarta di copertina, per rimarcare l’ironia e il senso di tutta l’operazione, nata sul web dove The Sando aveva iniziato a pubblicare delle schede tutorial sull’arte di creare fumetti. La BeccoGiallo, specializzata proprio in libri a fumetti, ha colto la palla al balzo ed è nato questo ricco volume. Ne ho parlato con l’autore.
Come è nato Il manuale supremo dei pupazzi?
È nato inizialmente come un giuoco, facendo qualche tutorial su Facebook. Poi nei commenti qualcuno mi chiedeva “Maestro ci spieghi come disegnare le macchine” o “Come funziona la prospettiva?” e il giuoco è continuato. Questi tutorial sono diventati “virali”, come dicono i giovani, e sono stato contattato per farne un volume.
Perché un titolo così e non, magari, “Consigli a un giovane fumettista”?
Perché sarebbe stato troppo settoriale. Non volevo fare una cosa di nicchia, spocchiosa, per gli addetti ai lavori, ma un fumetto che facesse ridere anche il comune plebeo. Molti non fumettisti mi hanno detto che si sono divertiti a leggerlo. Quindi Daje, obiettivo centrato. Per ora…
Un consiglio a un giovane fumettista che non hai messo nel tuo “manuale” ma che ritieni indispensabile?
Comprati una buona sedia per lavorare. Ore e ore seduto a disegnare pupazzi hanno un prezzo da pagare: la tua schiena.
Il libro è scherzoso e a tratti surreale, ma sembra nato da esperienze di vita di un giovane autore di fumetti. È così? Quanto c’è di autobiografico in questo libro?
Le esperienze a cui mi sono ispirato ci sono state (ad esempio il tutorial su Lucca, prima vignetta). Inoltre per poter prendere in giro diverse tecniche, un minimo devi conoscerle. I miei studi alla Scuola Romana di Fumetti mi hanno aiutato molto.
Come sei arrivato a conoscere e pubblicare con BeccoGiallo Il manuale supremo dei pupazzi?
Beccogiallo la conoscevo da tempo essendo una realtà editoriale ben consolidata e nota in Italia. Mi hanno contattato loro dimostrandosi molto interessati al progetto.
Nel libro c’è pure una citazione di Walt Disney, che ti loda come collaboratore … ehm, vedresti trasformato in cartoon il tuo libro? In Italia, o fuori, e con chi lo vedresti bene realizzato?
Essendo un grande fan dei vecchi cartoon, come le Silly Symphony della Disney o i cartoni dei Fleischer Studios, ti direi loro. Ma anche un anime targato Netflix di 40 stagioni non lo disdegno.
Progetti futuri di The Sando?
Sto lavorando a una nuova sceneggiatura basata su una “grefik novel” che feci con il collettivo BlackBoard, oltre ad altri progetti fumettistici e di illustrazioni e, ovviamente, l’anime Netflix di 40 stagioni…