Accadde a Natale, di Arnaldo Casali
Accadde a Natale si potrebbe riassumere così: la storia del Natale.
Vi starete domandando se la mia non sia altro che una frase pleonastica. Non è così, perché l’opera di Arnaldo Casali (edita da Graphe.it edizioni) ha come protagonista la festività natalizia nella storia dei secoli. Dal 7 a.C. all’anno 2019.
Quarantacinque racconti per narrare piccoli spaccati di altrettante realtà vissute durante le 24 ore più magiche dell’anno.
L’autore richiama alla memoria personaggi storici e letterari, eventi bellici, fatti di cronaca che si sono perfezionati proprio il giorno di Natale.
Racconti brevissimi, non più lunghi di una manciata di pagine, accompagnano il lettore in un viaggio nel tempo: dai Saturnali romani alla fattoria degli animali di George Orwell, da John Lennon nelle fasi più concitate della creazione di Imagine alla Tregua di Natale del 1915 tra soldati tedeschi ed inglesi.
Lo stile di Arnaldo Casali, asciutto e a tratti minimalista, aggancia il lettore in una sorta di percorso onirico che si conclude sul finale di ogni racconto con il disvelamento di particolari, personaggi, luoghi che conferiscono all’intera storia un ancor più profondo significato.
Accadde a Natale non è il solito libro di genere che strizza l’occhio al finto buonismo: storie, dialoghi e riflessioni hanno il pregio di muoversi nel campo della verosimiglianza e appaiono per ciò che sono: a volte a lieto fine altre crudeli, piene di speranza o ciniche, come il mondo nel quale viviamo.
Per Nillo era una tradizione anche aspettare per mesi, per settimane, per giorni, per ore quell’atmosfera magica, e poi non riuscire ad apprezzarla per la fretta, o semplicemente per la perdita di tempo. […]
Perché in fondo, rifletteva Nilo passeggiando per le vie addobbate della città, sta proprio tutto nell’attesa, la magia del Natale. L’attesa magica di una magia che poi non arriva mai. Almeno, non arriva più, quando diventi grande.”