Ci vuole coraggio nella vita e tanto, tantissimo cu…
Carola ha trent’anni e un amore, quello dai presupposti tutti in ordine, bello quanto basta da farti perdere la bussola, tenero, romantico, solido. L’amore giovane, quello dei progetti che non ti spaventano e puoi quasi toccarli, quello da far tintinnare i bicchieri pensando di aver resistito a un nuovo giorno solo per la felicità di essere insieme sullo stesso divano a ridere e creare mattone su mattone il futuro, insomma l’amore che non molleresti mai per nulla al mondo, e invece è la vita a lasciarti mollare il colpo.
Con tenacia e forza che ritrovi a tua insaputa, la vita gioca con te o senza di te e, malgrado tutto, quell’amore ostinato te lo porta via senza che tu possa opporti, né prepararti, mentre progetti una toccata e fuga a Londra per festeggiare un compleanno con gli amici e nulla più, ché a trent’anni lo spazio per altro ce lo infilerai solo dopo. Il destino come un ago che si accosta a un palloncino ti fa esplodere la vita sulla faccia lasciandoti inerme.
Cala il silenzio, e i progetti che facevi un attimo prima sono risucchiati dai piani decisi altrove, un altrove che si muove senza la tua volontà. L’amore della vita se lo porta via un aneurisma cerebrale insieme all’aria, la terra, le ore, i giorni, costringendoti a guardare e constatare oltre gli occhi gonfi che, ora dopo ora e giorno dopo giorno, tutto prosegue esattamente nello stesso modo, il sole continua egoisticamente a sorgere e la notte ad arrivare caparbia malgrado te: “giorno dopo giorno, notte dopo notte, mese dopo mese, a un certo punto mi resi conto di essere sopravvissuta”.
Non pensiate di restare in un angolo a strappare le ore alle lacrime, tra le pagine di questo involucro pieno di luce la dritta è già nel titolo: Ci vuole coraggio nella vita e tanto, tantissimo cu…, di C.C.C. Dezani (Golem edizioni) è una giostra di avventure che la nostra protagonista ci accatasta una sull’altra in un crescendo diviso tra commozione e ilarità con un’ironia che definire salvezza è poco.
Decisa a riprendere in mano la propria vita e a rimettere insieme i pezzetti di un’anima stracciata dal destino, Carola affronterà una variegata umanità composta da figure diverse buttandosi ogni volta a capofitto in una nuova avventura, allertando i lettori con l’utilizzo di emoticon che avvisano di volta in volta se trattasi di capitolo leggero, romantico, commovente, ecc. Il modo più originale che si potesse pensare per costruire un percorso che l’autrice arricchisce anche di colonne sonore, perché cosa se non la musica può rappresentare il giusto tappeto da stendere sotto ai piedi delle nostre vite?
Così esortata da una lettera dell’amato Alessandro a vivere e resistere, la nostra Carola vive e resiste e si divide tra meditazioni yoga e sport spezza-collo, viaggi esotici, sogni saporiti, desideri e balli appassionati, campionando e componendo una fila di vite composte da improbabili latin lover di quelli che non devono chiedere mai, crocerossini che si spendono per salvarti anche a tua insaputa, anime pronte a raccoglierti con il cucchiaino, avvoltoi che ti lacerano dai fianchi. Cercherà di trovare una rotta che la riporti a quell’equilibrio che ogni barchetta perduta nella tempesta dell’esistenza vorrebbe ritrovare, galleggiando senza timore di infilarsi nelle rapide da un momento all’altro e senza la devastante paura di sentire la mancanza di quelle rapide, ma soprattutto senza temere di aver toccato l’amore più grande e non potersi più accontentare di nessuna copia mai somigliante all’originale.
Ridendo e piangendo insieme: così si leggerà questa sorta di manuale di sopravvivenza per anime che non si arrendono alle ferite e non si chiedono come, quando e se tocchi dire addio per sempre all’anima gemella quando sai che l’hai avuta accanto, quando ti volti e non l’hai più e vai avanti anche se ogni tanto ti sembra di scorgerne il riflesso.