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Mosaico criminale, di Nicolò Bertaccini

C’è tutto, nel percorso in cui ci guida Nicolò Bertaccini. Un percorso che si confronta con la normalità, la vita quotidiana, la consuetudine rassicurante. Baratteresti la tua vita scandita dall’abitudine per qualcosa che ti travolge, sapendo che dovrai accentarne non solo l’adrenalina ma anche le conseguenze? Alfonso forse se lo chiede quando è già davanti alla vertigine di un burrone pronto a spiccare il volo o a schiantarsi. Non c’è più tempo per interrogarsi, pur rischiando di stravolgere una vita precisa, comoda come certi letti che accolgono con la memoria della forma. Quel letto cambia forma e accoglie la scelta, quella di cui forse potresti pentirti; una scelta che ha un nome e un odore nuovo ed è Martina, che come in un gioco di scacchi proverà le sue mosse cominciando altri giochi.

La bravura di Nicolò Bertaccini autore del romanzo Mosaico criminale (Clown Bianco Edizioni) sta nell’abilità di trasformare lentamente ogni scenario e imbrigliare il lettore. Una volta finiti nella rete di una trama che spinge a cercare, a perseguire senza sosta, ci si ritrova con il respiro mozzato come i protagonisti di queste pagine, scritte con un ritmo perfetto, senza cedimento.

Mosaico criminale

Incontriamo Alfonso così, con il suo lavoro in banca, una moglie che organizza e gestisce orari, weekend e distrazioni, una vita sociale dall’equilibrio rasserenante. Incontriamo Alfonso con la sua corsa al mattino, il percorso stabilito, un corpo che conosce e di cui ha il controllo, così come le ore, i minuti, la vita intera… e lentamente arriviamo all’attimo in cui una sbavatura diventa una macchia che s’allarga, ingoiando ogni rituale esistito fino a quel momento.

Basta un messaggio per infilarsi in una spirale che cambia la vita, che costringe il lettore a drizzarsi bene sulla poltrona, seguire il percorso dell’uomo cercando una strada che riesca a condurre alla fine di un tunnel, quello composto dalla tentazione a cui si cede, e che costringe alla trasformazione delle cose. Il tradimento, l’adrenalina e poi ancora la sensazione di respirare per la prima volta e sentirsi vivi per la prima volta, dopo tanto tempo. C’è la gamma di tutte le emozioni che un uomo può provare quando trova il coraggio, o forse si ritrova infilato in un atto di coraggio che poi si cuce addosso per sentire l’ebrezza mai provata di guidare la propria vita nella direzione senza schemi che tutti sognano e nessuno osa. E qui tutti sono protagonisti e nessuno lo è, come nella vita reale.

Tra colpi di scena inaspettati si apre, anzi si spalanca, uno scenario che ne genera un altro e spostando la visuale rende ancora più completo e interessante, mai scontato, questo romanzo, un noir che riesce a trasmettere al lettore tutti i frammenti in cui può ritrovarsi l’esistenza umana, solo per una piccola frazione di secondo, quando scivola fuori dal bordo della sua sicura normalità.

La nebbia copre e scopre, la luce giallognola s’infila in una storia così credibile da apparire come un racconto di cronaca che spunta su un quotidiano, uno di quelli che scarteremmo una mattina come tante, in un caffè tra tanti, nella nostra matematica routine, prima di chiederci cosa accadrebbe di noi se spostassimo per un attimo il nostro rassicurante punto di vista sulle cose…

Poteva tenersi l’illusione di essere un giustiziere, poteva chiudere i conti, tenersi questi giorni nella memoria e magari tra qualche anno raccontarlo ai bambini, come favola.

Alfonso sorrise e prese in mano la pistola.

    Stefania Castella

    Mi chiamo Stefania e sono nata a Napoli da padre con occhi trasparenti e madre con lunghissimi capelli biondi e gonnellone hippy. Non so perché ve lo dico, solo perché tutti scriviamo dove nasciamo e nessuno da chi. Sono grafica pubblicitaria e soprattutto mamma a tempo pieno e indeterminato. Scrivo da quando ho imparato, leggo da sempre e ascolto da molto di più. Mi piace leggere e raccontare storie, dare voce. Scrivere è la mia esigenza, la mia necessità. Mi piace raccontare ciò che ho letto cercando di trasmettere l'emozione che ho provato, lasciandovi entrare nel viaggio che ogni scrittore regala. Se questo si chiama recensire, allora recensisco. Cosa fa su MeLoLeggo? Quello che amo fare: immergermi in una storia di carta, con rispetto e onestà, affiancandomi con voi alle pagine e percorrendo lo stesso bellissimo sogno. Ogni scrittore partorisce le sue creature con amore e fatica, quello che possiamo fare è raccogliere la sua storia. Se una storia non piace non si può stroncarla, solo evitare di raccoglierla, no?

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