Più grande di un sogno, di Jef Aerts e Marit Törnqvist
Lo scorso settembre per la casa editrice Camelozampa e grazie alla traduzione di Olga Amagliani è uscito un libro illustrato molto singolare. Nato dall’immaginazione di Jef Aerts e dalle illustrazioni di Marit Törnqvist, il libro si intitola Più grande di un sogno ed è incentrato sul difficile tema della perdita.
Io so benissimo che quando sei morto puoi fare un sacco di cose
Puoi far lasciare a metà dei discorsi e puoi far piangere le persone.
Il tuo nome viene pronunciato con solennità e alla gente basta pensare a te per abbracciarsi.
Protagonista è un ragazzino che, d’un tratto, come un sussurro, inizia a sentire la voce della sorella che non c’è più, mancata di malattia prima che nascesse. Nel corso di una sola notte, sospesa a metà tra la realtà e il sogno, fratello e sorella trascorreranno del tempo insieme, raccontandosi e condividendo per la prima e forse unica volta quei momenti che, in altre circostanze, avrebbero segnato la loro quotidianità.
Il linguaggio dell’autore, semplice e diretto, accompagna il lettore in una storia che, pur triste per il tema trattato, racconta con delicatezza cosa significa sentire la presenza/assenza di una persona che non c’è più, provare curiosità nei confronti di un legame che non si è potuto creare, scoprire la gioia del semplice condividere.
Le illustrazioni arricchiscono la storia di emozioni inespresse a parole, usando i colori in maniera sottilmente evocativa e dando vita a luoghi magici. Il verde e il blu, colori predominanti, sottolineano l’atmosfera onirica e surreale, accompagnando i protagonisti in una notte abitata da una luna buona che rischiara il loro girovagare.
“La morte è come un sogno”, spiega la mamma del ragazzino all’inizio della storia. O forse addirittura più grande, “più grande di un sogno”, ribatte lui al termine della sua avventura, quando si ritrova a colazione con i genitori. Un epilogo che, come una giornata tutta nuova, lascia intravedere un futuro più luminoso.