Nuova uscita per Camelozampa: Buoni, bravi, brutti e cattivi… d’Italia, di Paglia e Cavallaro
Esce oggi in libreria “Buoni, bravi, brutti e cattivi… d’Italia” (38 pp., cartonato, cm 19,5 x 26, euro 13) scritto da Isabella Paglia e illustrato da Francesca Cavallaro per CAMELOZAMPA.
Un progetto nato per salutare i 150 anni del nostro Paese, che si fregia del Patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della Regione del Veneto, della Provincia di Padova e del Comune di Monselice.
Cosa succede se una banda di ragazzini si intrufola nella soffitta di una nonna molto speciale? Cosa uscirà da quei bauli polverosi?
E chi erano i buoni, i bravi, ma anche i brutti e i cattivi che hanno fatto la Storia del nostro Paese?
Buoni, bravi, brutti e cattivi… d’Italia è una originale passeggiata nella grande Storia del nostro Paese, attraverso i personaggi che hanno fatto grande l’Italia, le hanno dato lustro, l’hanno unita: menti brillanti, personalità geniali, artisti unici, coraggiosi condottieri, ma anche personaggi poco meritevoli, quelli che fanno parte della schiera dei “brutti-cattivi” con i quali ci si è dovuti rapportare per crescere in umanità e civiltà.
Tutto comincia quando Dante e i suoi amici scovano un vecchio baule nella soffitta della nonna: ne saltano fuori oggetti bizzarri come una corona d’alloro, una camicia rossa, cappelli a cilindro, sandali e merletti… E i bambini cominciano subito a travestirsi e giocare. Ma come nella storia vera, anche nel gioco saltano fuori i prepotenti che vogliono sopraffare gli altri. Finché non accadrà qualcosa di inaspettato che porterà i bambini a riflettere sul vero significato della parola “unità”. Ma la narrazione, briosa e divertente, è attraversata anche da altri temi, dal ruolo della donna (non a caso una buona parte dei personaggi sono femminili) all’integrazione con il “diverso”.
Al termine della storia, i cartellini di pergamena staccati dai costumi ci portano a scoprire curiosità e particolari più e meno noti di una carrellata di personaggi illustri, dal celebre Dante alla saggia Eleonora D’Arborea, senza dimenticare i protagonisti del Risorgimento.