Le emozioni difettose, di Laurie Halse Anderson
Laurie Halse Anderson torna, dopo la pubblicazione di “Speak” e “Wintergirls”, a far emozionare i giovani lettori con un nuovo romanzo incentrato sulla chimica delle emozioni.
Edito da Giunti Editore in ottobre, “Le emozioni difettose” racconta la storia di Kate Malone che, lungi dal vivere la vita della classica adolescente, trascorre le sue giornate immersa nelle responsabilità ingombranti della sua famiglia, prendendosi cura di tutti e, marginalmente, di se stessa, senza battere ciglio. L’abitudine e il rigore di questo suo quieto vivere vengono però messi a repentaglio nel momento in cui decide di far domanda di iscrizione ad una sola università: comincia ad affiorare la Kate cattiva, quella che dentro di sé lotta tra gelosie, incubi e notti insonni nel contrasto che si viene a creare tra ciò che desidera e ciò che crede di desiderare, tra la Kate che vuole accontentare coloro che ha intorno e veder riconoscere in questo modo il proprio valore e la Kate che nel far questo non cerca invece di realizzare i propri sogni.
Quando poi, in seguito ad un tragico evento, la sua famiglia decide di accogliere e ospitare i figli dei vicini, Kate scopre di dover affrontare emozioni sempre più difficili da gestire e, soprattutto, controllare, dovendo porsi di fronte ad una se stessa più fragile, meno perfetta, piena di insicurezze, domande e paure – ad una se stessa semplicemente più umana e, per questo, anche capace di sbagliare. Non va bene anche così?
Laurie Halse Anderson, senza mai ripetersi, descrive con sicurezza e capacità una crescita interiore difficile che chiunque, prima o poi, si trova ad affrontare. Un momento delicato dell’adolescenza in cui, misurandosi col mondo, si entra più in contatto con la propria unicità e si cominciano a delineare con più precisione i propri primi, timidi passi nella vita adulta. Allora non è più questione di essere bravi o cattivi, di rispondere alle esigenze e alle richieste degli altri, si tratta di fermarsi e di ascoltare le proprie, senza averne paura e doverne fuggire.