Oggi avrei preferito non incontrarmi, di Herta Muller
Oggi avrei preferito non incontrarmi, è un concetto che abbiamo pensato tutti almeno una volta, Herta Müller ha intitolato così il suo ultimo libro pubblicato per Feltrinelli.
La scrittrice romena, naturalizzata tedesca, ha ottenuto celebrità in Italia dopo l’assegnazione del premio Nobel nel 2009. In quel periodo in italiano era reperibile solamente il romanzo Il paese delle prugne verdi. Da allora, in soli tre anni, hanno visto la pubblicazione altri suoi sette libri.
La scrittura della Müller è poetica, frammentaria, evocativa, in contrasto con le storie trattate, concrete e realistiche.
Il tema centrale della sua scrittura è la vita in Romania sotto la dittatura di Ceausescu. La quotidianità dei personaggi si fonde con la realtà storica. I protagonisti sono costretti a subire il corso degli eventi che molto spesso finisce per determinare la loro esistenza.
In Oggi avrei preferito non incontrarmi la protagonista è chiamata a convocarsi presso i servizi segreti del regime. Il viaggio in tram per raggiungere il luogo dell’interrogatorio è l’occasione per ripercorrere la vicenda che l’ha indotta alle vessazioni della polizia di Stato, e più in generale per tracciare il corso della sua vita.
Diverse sono le figure che ruotano intorno all’io narrante: l’ex marito frustato perché “incapace di picchiarla”, il nonno deportato, l’amica Lilli uccisa alla frontiera mentre tentava di fuggire dal Paese, l’attuale compagno che cerca nell’alcool consolazione dagli eventi.
La situazione tende a soffocare i protagonisti, privati del loro libero arbitrio. La desolazione è ovunque: nei luoghi, nelle situazioni, nei rapporti tra gli individui. Botteghe piene di ratti, interrogatori violenti e relazioni sentimentali squallide però non tolgono alla protagonista la voglia di stare bene.
Il tema non è leggero, ciò nonostante lo stile suggestivo, diretto e ironico rendono la lettura assolutamente piacevole.