Recensioni

L’orologio della torre antica, di Alfredo Betocchi

L’orologio della torre antica

Nel 1288 Elodìa ed Enrico Torrebruna s’incontrano e s’innamorano, per promettersi l’uno all’altra; ma l’anno seguente il giovane Enrico, appartenente a una famiglia nobile, parte per per una crociata contro gli arabi. L’esercito dei crociati subisce una sonora sconfitta, ma il nobile guerriero riesce a salvarsi. Ormai quasi giunto al suo villaggio d’origine, sul suo cammino trova l’ennesimo grande pericolo e per Elodìa si prospetta un oscuro futuro.

Nel 1795 Isabella dei Conti Guidi e Ugo Degli Arazzieri, due giovani appartenenti a casate nobili, si vedono per la prima volta e tra loro scocca la scintilla dell’amore. I due si sposano e dopo due anni Ugo parte per una delle battaglie contro le truppe napoleoniche… Riuscirà il giovane a tornare a casa? Cosa ne sarà della bella e gelida Isabella?

Nel 1957  Chiara e Mario, amici sin dai tempi dell’infanzia, vedono il sentimento che li unisce crescere fino a diventare amore.

In un piccolo comune della Toscana conosciuto come “Borgo”, il percorso di queste tre coppie di innamorati  a distanza di secoli s’intreccerà tra la vita, la magia e la morte. La presenza di un antico e fermo Orologio incombe sulle loro vite.

L’Orologio della torre antica è il primo romanzo di Alfredo Betocchi. Nonostante buona parte della trama si svolga nel Medioevo, il romanzo è leggero e permette al lettore di trascorrere qualche piacevole ora di lettura. La scrittura semplice e scorrevole rende questo libro adatto a un pubblico giovane. Un libro per lo più al femminile: visto i caratteri e le gesta delle protagoniste che vivono gli estremi dell’amore e dell’odio. Molto apprezzabile nella divisione dei capitoli è l’inizio con la data, che permette al lettore di non perdere il filo logico del racconto, e che attribuisce alla narrazione stessa un valore aggiunto di attendibilità storica.

Luana Aca

Luana è media content specialist e lettrice curiosa. Spazia infatti dai romanzi di Jane Austen al genere fantasy, passando da Calvino e Sylvia Plath. Predilige comunque gli autori che fanno dell'animo umano il loro protagonista. Ama qualsiasi cosa che ricordi la Nuova Zelanda (pecore comprese), gli oggetti fluo, la musica jazz e l'elettronica, ma nel frattempo si esercita al violino e, in mancanza, canta. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge, recensisce, cura e progetta i contenuti e le interviste.

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