In libreria: La piazza del diamante, di Mercè Rodoreda
Nel cinquantesimo anniversario della sua prima pubblicazione, torna in libreria il più bel romanzo su Barcellona, una pietra miliare nella letteratura spagnola del ’900.
Natàlia è una ragazza semplice, ingenua, che nella Barcellona repubblicana e poi durante la guerra civile vive il dramma della miseria, la perdita del marito, la solitudine, finché un nuovo amore non le aprirà la possibilità di una vita diversa.
Con una toccante intensità, Natàlia più che raccontare sembra suggerire, con la sua voce delicata, i sentimenti, la sensibilità, tutta la fragilità e la complessità dell’animo femminile.
L’autrice. Mercè Rodoreda, considerata-per lo stile e l’efficacia descrittiva-una nuova Virginia Woolf, è la scrittrice più letta e tradotta della letteratura catalana. Politicamente impegnata nell’attività antifascista, dopo la vittoria di Franco sceglie la via dell’esilio. Tornerà in patria solo nel 1972. E’ autrice di numerosi romanzi e raccolte di racconti tra cui: Aloma, La Piazza del diamante, Via delle camelie, Lo specchio rotto, Il giardino sul mare, Quanta, Quanta Guerra, La mia Cristina e altri racconti. Cristina Taglietti, del Corriere della Sera, l’ha definita «la scrittrice catalana più significativa ma anche più enigmatica del Novecento».
Traduttore dal catalano: Giuseppe Tavani.