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Storie proprio così, di Rudyard Kipling

Storie proprio così – illustrazione di Rudyard Kipling

Chiunque tu sia, qualsiasi lavoro tu svolga, presumo – senza necessariamente voler avere ragione a tutti i costi, sia chiaro – che anche tu sia stato un bambino alto più o meno così, o magari una bambina con la frangetta lunga più o meno cosà. Tuttavia l’altezza in un caso e la frangetta nell’altro non hanno più di tanta importanza, poiché quel che vorrei in realtà riportare alla memoria è quella curiosità che, ciascuno ne converrà sicuramente, si attribuisce per antonomasia a tutti i bambini e che, pertanto, permane – a volte latente e in misure tanto diverse – in ogni adulto che almeno una volta bambino lo sia stato.

Questa è la premessa per dire che “Storie proprio così”, di Rudyard Kipling, non è un libro per bambini: è un libro per curiosi. Pubblicato per la prima volta nel 1902, raccoglie una serie di racconti fantasiosi, illuminanti e illustrati dalla mano dello stesso autore.
Ciascuna storia non è un vano intrecciarsi di eventi coronato infine da una conclusione più o meno felice, ma nasce piuttosto da interrogativi importanti. Chi è che può dire di sapere come il leopardo ha ottenuto le proprie macchie o di come il cammello si sia ritrovato con la gobba? Chi può vantare la conoscenza della vera storia di come nacque la prima lettera scritta o di come ebbe origine l’alfabeto?

Storie proprio così – Illustrazione di Rudyard Kipling

Kipling, dal canto suo, può non solo vantarsi di sapere tutto questo, ma anche di saperlo raccontare con amore. Non capita spesso, è una rarità. Di certo era ispirato, poiché le fiabe erano state create per Josephine, la sua prima figlia, alla quale non smette mai di rivolgersi per tutto il corso della lettura.

Lo stile narrativo è ricco di giochi verbali, a volte sottilmente ironico e, sotto un tono semiserio arricchito da termini altisonanti, costantemente scherzoso.
Consiglierei idealmente di tenere a portata di mano un bell’atlante o un mappamondo, così da raccapezzarsi tra i mille luoghi descritti. Attenzione, però: occorre rimanere sempre attenti a non intestardirsi troppo nel voler trovare ogni cosa perché capita,  ahimè, che le mappe “convenzionali” non siano così affidabili.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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