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Le Edizioni Erickson presentano: Autismo e talento. Svelare il mistero delle abilità eccezionali, a cura di Francesca Happé e Uta Frith

Autismo e talento

Autismo e talento. Svelare il mistero delle abilità eccezionali, a cura di Francesca Happé e Uta Frith, cerca di districare il mistero delle abilità savant, ovvero abilità particolari e sopra la norma in un settore specifico riscontrate in persone con ritardi cognitivi anche gravi, e di riflettere sul modo molto diverso in cui le persone con autismo (con o senza talenti speciali) vedono e comprendono il mondo. È frequente che molte delle persone affette da disturbi sociocomunicativi possiedano abilità speciali nel campo della musica, dell’arte, del calcolo o della memoria. Perché soggetti con gravi compromissioni sul piano sociale e comunicativo sembrano predisposti a sviluppare l’orecchio assoluto, una memoria fotografica o la capacità di eseguire calcoli a velocità lampo?

Questo libro esplora l’enigma del talento e il suo stretto legame con l’autismo indagando le numerose questioni che esso pone: esistono effetti genetici simili che predispongono al talento e all’autismo? Cosa c’è di speciale nei cervelli di persone con abilità savant? Qual è il modo migliore di promuovere i talenti nei bambini e negli adulti con difficoltà comunicative e sociali?

Una lettura estremamente stimolante per un pubblico ampio interessato alle scienze, alle arti e alle discipline umanistiche.

Ma i geni, come Newton e Einstein, sono incarnazioni del legame tra autismo e talento? È nostra convinzione che una tale idea dia una rappresentazione inaccurata sia dell’autismo sia del talento. Tuttavia, l’associazione tra il primo e il secondo, talora ai massimi livelli, non può essere negata e costituisce uno dei misteri più affascinanti di questa condizione.

Gli autori. Francesca Happé è professoressa di neuroscienze cognitive al Medical Research Council Social, Genetic and Developmental Psychiatry Centre presso l’Institute of Psychiatry (King’s College di Londra). Ha studiato Psicologia sperimentale a Oxford e ha conseguito il PhD sull’autismo allo University College di Londra. I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’autismo e sulla sindrome di Asperger. Ha condotto studi sulla natura della comprensione sociale nello sviluppo tipico e sui deficit di “lettura della mente” nelle condizioni dello spettro autistico. È impegnata attivamente anche nella ricerca sulle capacità e sulle risorse delle persone con autismo e sulla relazione che le unisce allo stile cognitivo e percettivo focalizzato sui dettagli. Oltre a utilizzare metodi cognitivi, nei suoi studi si occupa di imaging funzionale, dell’analisi delle lesioni cerebrali acquisite e, più recentemente, di metodi genetici comportamentali. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche.

Uta Frith ha studiato Psicologia sperimentale in Germania e Psicologia clinica all’Institute of Psychiatry dell’Università di Londra. Durante tutta la sua carriera ha lavorato come ricercatrice finanziata principalmente dal Medical Research Council britannico. È attualmente professore emerito di Sviluppo cognitivo all’Institute of Cognitive Neuroscience dello University College di Londra e visiting Professor all’Università di Aarhus, Danimarca. È famosa per i suoi studi sull’autismo e sulla dislessia ed è autrice di numerose pubblicazioni su questi temi. Ha contribuito allo sviluppo delle principali teorie esplicative su questi disturbi e ha studiato i rapporti tra le loro manifestazini e sintomi caratteristici e il disfunzionamento cerebrale. È membro sia della Royal Society sia della British Academy.

Traduttrice: Carmen Calovi.

Redazione

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