In libreria a gennaio 2013: Ernestina, di José Rentes de Carvalho
Con molto talento e umorismo, in questo romanzo Rentes de Carvalho ci racconta le sue memorie d’infanzia e le storie dei suoi antenati, che hanno vissuto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in un paese sperduto del Douro: l’entroterra del Nord del Portogallo. Ernestina è allo stesso tempo il vero nome della madre dell’autore e dell’intrepida protagonista del suo romanzo. Su di lei Rentes de Carvalho ha dichiarato: “Madre di un solo figlio, la sua vita è stata così triste, amara e piena di solitudine, che non scrivere un romanzo su di lei era impossibile. E così l’ho scritto. La sua morte ha spezzato l’ultimo filo che mi teneva legato alla terra in cui sono nato”. Curiosamente, Ernestina è anche il nome del primo amore con cui il bambino, una volta diventato adolescente, perderà la verginità. Una specie di ritorno alla madre, o di fuga dalla madre, il passaggio nell’età adulta che deve però, suo malgrado, superare il velo di un inconfessato incesto. Un viaggio emozionante, tenero e divertente tra le memorie e le storie di una vita familiare e la descrizione di un mondo rurale che non esiste più in Europa. Considerato un capolavoro della letteratura del Ventesimo secolo, Ernestina ha convinto pubblico e critica.
L’autore. José Rentes de Carvalho (Vila Nova de Gala, 1930), scrittore e giornalista, è uno dei più importanti autori contemporanei portoghesi. Fra i suoi romanzi Montedor (1968), O Rebate (1971), A Sétima Onda (1984), A Amante Holandesa (2003). Ernestina (1998) è stata un successo straordinario di vendite in Portogallo e in Olanda che ha raggiunto diverse edizioni e decine di migliaia di copie vendute.
Traduttrice: Valentina Giura.