In libreria: L’imperatore del male, di Siddharta Mukherjee
Questo libro attraversa e illumina un secolo intero della guerra al cancro, dalle epoche della chirurgia più mutilante e della radioterapia indiscriminata fino alle più recenti scoperte scientifiche. Vediamo i bambini dei primi anni Cinquanta che caracollano salendo gli ampi gradini di cemento che portano all’ingresso del nuovo ospedale voluto da Sidney Farber per affrontare una cura per le leucemie concepita pochi anni prima in un seminterrato del vecchio Children’s Hospital, e attuata, tra l’ostilità dei colleghi, in pochi letti in fondo a freddi corridoi deserti. E vediamo cinquant’anni dopo il dottor Slamon allontanarsi sulla sua Nissan malandata senza partecipare al cocktail che celebra l’avvento di una nuova terapia per il carcinoma della mammella, nata dai suoi studi solitari sul gene Her-2. Come in ogni grande conflitto, ci imbattiamo in pagine epiche, miserie, interessi alimentati da gruppi di pressione, stampa e finanziatori privati. Tenendosi alla larga dai toni celebrativi, Siddhartha Mukherjee narra delle sconfitte e delle vittorie, delle illusioni e delle speranze di questa guerra, e della straordinaria personalità di numerosi medici e scienziati che l’hanno condotta.
Libro vincitore del Premio Pulitzer 2011.
Tra i cento migliori libri del 2011 scelti dal New York Times.
Siddhartha Mukherjee è medico e ricercatore oncologo. È oggi professore di medicina alla Columbia University, dopo aver studiato a Stanford, a Oxford, a Harvard. Ha pubblicato articoli sulle maggiori riviste scientifiche americane e mondiali. Vive a New York con la moglie e le figlie. Con L’imperatore del male ha vinto il Premio Pulitzer 2011.
Traduttore: Roberto Serrai.