In libreria: Guanciale d’erba, di Natsume Soseki
Guanciale d’erba narra di un giovane artista, pittore e poeta, che si avventura per un ameno sentiero di montagna di un piccolo villaggio giapponese. Lungo il cammino, in un’atmosfera incantata, incontra viandanti solitari, contadini, paesani, nobili a cavallo e ogni specie d’umanità, finché, sorpreso dalla pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè tra i monti. Qui, dalla dolce voce della vecchia tenutaria, apprende la storia della fanciulla di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e andare in sposa a quello che lei non amava. Il giorno in cui partì, il suo cavallo si arrestò sotto il ciliegio davanti alla casa da tè, e dei fiori caddero qua e là, come macchie sul suo candido vestito…
Come un viandante qualsiasi, col suo guanciale d’erba – insieme, il cuscino di chi va per il mondo e una grande metafora del viaggio di ogni uomo alla ricerca di se stesso – l’artista raccoglie questa e altre meravigliose storie lungo il suo peregrinare, semplicemente per ubbidire al suo modesto e sublime compito: «rasserenare il mondo e arricchire il cuore degli uomini».
Dall’autore di Io sono un gatto una delle opere fondamentali della moderna letteratura giapponese.
Pseudonimo di Natsume Kinnosuke, Natsume Soseki nacque nel 1867 a Edo da un samurai di basso rango, ultimo di sei figli. Nel 1905 pubblicò il suo primo libro: Io sono un gatto (BEAT 2010). Seguirono Il signorino (Neri Pozza 2007), Sanshiro e Il cuore delle cose (Neri Pozza 2001). Morì nel 1916 a 49 anni.
Traduzione dall’inglese di Luca Briasco.