Recensione: Amore scarno, di Tilde Pomes
Era da diverso tempo che cercavo un testo che mi prendesse psicologicamente ed emotivamente e appena ho iniziato a leggere le prime pagine di questo romanzo, Amore scarno, scritto meravigliosamente da Tilde Pomes, non facevo che cercare un po’ di tempo da strappare alle giornate piene per potermene gustare la lettura.
La storia è ambientata a Ostuni nel secondo dopoguerra, e più precisamente negli anni ’50/’60, ma di fatto non soffre della distanza temporale con l’odierno perché tratta di temi importanti a cui ultimamente si dà più voce, come ad esempio la violenza domestica, l’anoressia, la riflessione sui ruoli genitoriali… Quello che leggerete vi sconvolgerà senza entrare mai nei dettagli; vi catapulterà, come è successo a me, nella vita di Sara, una ragazzina costretta a vivere tra la violenza insensata e ingiustificata di don Umberto, suo padre (se così possiamo chiamarlo) e il disinteresse di donna Elvira, la madre, che è più legata agli oggetti, ai soldi, al nome e al “palazzo” che ai suoi figli, e che si piega ai vizietti del marito pur di non perdere ciò che con fatica è riuscita a conquistare.
Lo scenario è bizzarro e inquietante e grava sulle spalle di questa bambina che, come unico sfogo, si ritrova a scrivere sul proprio “diario delle lacrime” una storia che non potrà mai più essere cancellata e che le rovinerà l’esistenza. Affrontare un percorso di crescita e nel contempo i litigi tra i genitori, venendo sempre additata come colpevole dei difficili rapporti tra padre e madre non è facile e Sara, pur ragazzina, non verrà mai considerata per la sua giovane età, sentendosi sempre fuori luogo e arrivando a prendere delle scelte che non credeva di poter fare. La forza che Sara ha dentro, barlume di luce in tanta oscurità, è sicuramente legata agli insegnamenti e all’amore che sua nonna le ha dato e che l’accompagneranno sempre.
Menzione speciale al Premio Perelà 2013, finalista nel Premio Puglialibre 2103 e nel premio Benvenuti in casa Esposito, quella che Tilde Pomes ci regala è una storia piena di colpi di scena, con un ottimo ritmo narrativo e coinvolgente, senza mezzi termini.
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Ringrazio molto Marzia Giosa per aver segnalato il romanzo ” Amore scarno”. Dopo averlo letto, l’ho consigliato ad altre amiche, e ora lo leggiamo tutte insieme con molto interesse. Ci troviamo sempre spunti da analizzare, quello che ci tocca di più è la violenza nei confronti dei minori e delle donne
Rosy
Tante grazie a Marzia Gioia, per la segnalazione di un libro, ” Amore scarno” che ho letto con molto interesse, per tutte le tematiche che affronta. Non è un romanzo adatto solo alle donne, anzi! Aiuta gli uomini a riflettere su certi comportamenti prevaricatori e violenti, che dovrebbero essere banditi. E in questo sicuramente aiuta la cultura. Leggete ragazzi!
Antonio Manfredi.