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A piedi nudi su una nuvola di plexiglass, di Daniela Baldassarra

A piedi nudi su una nuvola di plexiglass
A piedi nudi su una nuvola di plexiglass

A piedi nudi su una nuvola di plexiglass, di Daniela Baldassarra, è un volume che raccoglie quattordici racconti, brevi storie, brevi attimi di esistenza. In realtà, se la nuvola fosse stata di vapore i personaggi sarebbero sprofondati, portandosi dietro mille emozioni, scivolando nelle loro delusioni; la scrittrice cerca invece di sorreggerli e di proteggerli dal baratro facendo sì che il vapore si trasformi in una barriera più consistente. Di plexiglass, appunto. Perché non in vetro? Forse perché le esperienze raccontate somigliano alla vita, ma la perdita di un amico, le rinunce, l’immobilità nel non riuscire a fuggire da situazioni scomode e continuare a vedersi con gli occhi degli altri, fanno sì che questa vita sia solo un surrogato di ciò che dovrebbe essere in realtà. Come il plexiglass assomiglia al vetro, ma non avendone la stessa trasparenza ti pone di fronte alla realtà in modo meno lucido e trasparente.

Riemerge sempre un passato, in questi racconti, che sembra essere l’unico appiglio in cui si può trovare una qualche consolazione: è lì che si rimane, fermi e ossessionati per un tempo andato dal quale non si ha la forza di fuggire e del quale non si riesce a liberarsi.

 La malinconia che le pagine sprigionano è poetica e capace di dar forma a quei vicoli e a quelle stradine, a quegli amori sotto le finestre così come a quelle fughe, che si nascondono nelle storie di tutti, vissute o sentite o – meglio ancora – rubate a qualcuno seduto accanto a noi su un treno.

 A piedi nudi su una nuvola di plexiglass fa parte della collana Polychromos ed è edito da FaLvision Editore. Daniela Baldassarra, giovane scrittrice classe ’80, ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Oltre alla narrativa, attualmente si occupa anche di teatro, portando in scena spettacoli in diverse città italiane e curando laboratori per ragazzi in Inghilterra e Irlanda.

Marzia Giosa

Marzia Giosa è dottoressa in Arti e scienze dello spettacolo. Esperta di storia del teatro e di tutto ciò che appartiene alle arti performative, ha sviluppato il suo rapporto con la lettura in maniera trasversale attraverso i generi. Concilia il diavolo e l'acqua santa: ama i romanzi e i film del terrore quanto un testo di De Filippo, raccontare fiabe ai bambini quanto perdersi in un dialogo di Beckett. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce libri, soprattutto quelli dalle note cupe e misteriose. Dice di non spaventarsi mai, ma stranamente non legge mai di sera...

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