Bianco e Nero, di Filippo Gigante
Bianco e Nero, il romanzo di Filippo Gigante, racconta la storia di Alex, uno studente universitario, un ragazzo come tanti, con i suoi amici le sue passioni. La vita di Alex si divide tra i libri, i compagni di studio e la casa dei nonni, che per il ragazzo sono un punto di riferimento, un vero e proprio esempio di cultura e saggezza: il nonno Sato e le sue storie orientali, la nonna Paola e il legame materno di cui è portatrice, simbolo della terra nella quale Alex ha piantato le proprie radici e dove trova porto sicuro.
Sembra essere una storia come tante, ma dietro la facciata di serena tranquillità si cela l’inquietudine di un ragazzo che non ha conosciuto il proprio padre e che non vede mai la madre, troppo presa dalla sua vita per seguire il figlio.
Quando il circo arriva in città, esso giunge come un sogno nella vita del ragazzo. E con il circo giunge anche il clown bianco che svela ad Alex i segreti della vita. Ma per quale ragione? È un incontro cruciale, dopo il quale il ragazzo si ritrova ad esaminare il percorso della propria esistenza. Ecco allora che la storia prosegue, tra respiri e illustrazioni. Respiri come sospiri di vita e per la vita, quelli che ci aiutano ad andare avanti un giorno dopo l’altro, passo dopo passo. Un sospiro per ogni pensiero, un pensiero per raggiungere la liberazione. Il respiro ci lega alla vita; il respiro è vita; vita alla quale tutti siamo ancorati. Ma quanta importanza assume un respiro se nella tua vita qualcosa va storto e potrebbe portartelo via?
Un libro che in poche pagine accoglie il lettore in un intreccio di relazioni ed emozioni, facendole rivivere attraverso gli occhi di un ragazzo di venticinque anni che vive, respira e ama piano piano, come se il tempo fosse infinito.