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Fare pochissimo, di Paolo Onori

Fare pochissimo
Fare pochissimo

Su Fare pochissimo (Marcos y Marcos) si può iniziare a parlare domandandosi: opera prima di scrittore inedito o opera ultima di scrittore ben noto?

Fatto sta che è un romanzo che si assapora con leggerezza, composto da capitoli brevi che ricordano i sorsi con cui talvolta si beve il caffè in compagnia, centellinandoli poco alla volta per far permanere il gusto più a lungo. È un romanzo simpatico, che fa ridere e sorridere, che ti porti dietro per leggerne un pezzetto agli amici e condividerne il piacere. Poi sì, c’è anche una storia che viene portata avanti e lega tutto il contesto narrativo, ma te lo ricorda l’autore, Paolo Onori, che nel frattempo ti ha fatto prendere strade diverse, ha aperto e chiuso un discorso secondario, ti ha gabbato con le parole e non una volta hai opposto resistenza. “Portami un po’ dove vuoi”, ti viene da dire, ché tanto seguirlo lo si fa volentieri.

Protagonista è Marco Pietramellara, giornalista destinato a poco già soltanto per il nome. Te lo dice lui, che è un “nome assurdo, per uno che vuol fare il giornalista. Uno che fa il giornalista dovrebbe avere almeno il buongusto di avere un nome minimamente memorabile, come Giorgio Bocca, o Enzo Biagi, o Piero Ottone, o Calindro Montanelli, io volevo fare il giornalista e mi chiamavo Pietramellara, Marco Pietramellara, ma che testa avevo?”. Intorno a lui un gruppo di personaggi bene o male assortiti, a seconda dei gusti, come un barista dalle labbra flautate, un corrispondente immaginario, un avvocato che si crede Gianni Agnelli da giovane…

E poi c’è il fatto che vi dispiacerà quando l’avrete finito.

Domani, mercoledì 17 gennaio alle ore 21.00, di Fare pochissimo ne parleranno Davide Ferrario e l’autore, Paolo Onori, al Circolo dei lettori di Torino in via Bogino 9. Si narra che Paolo Nori abbia scritto “se faccio in tempo vado a vederlo anch’io” e che Paolo Onori abbia commentato: “Ah, andiam bene. Ah, andiam proprio bene, andiamo”.

Alice de Carli Enrico

Alice de Carli Enrico è traduttrice e giornalista freelance. Ha cominciato a leggere romanzi all'età di 8 anni e non ha più smesso. È appassionata di scrittura e lettura, dell'uso corretto della lingua italiana, di viaggi lunghi ed economici, del suono delle parole e di mari in tempesta. Ovunque vada porta sempre un libro con sé, l'unico oggetto in grado di renderla quieta anche nelle più improbabili situazioni. Cosa fa su MeLoLeggo? Scrive recensioni, dirige le pubblicazioni, revisiona racconti e romanzi dando la caccia all'errore con la meticolosità di un cecchino (a volte gli stessi scritti tremano dalla paura). Lavora tanto e consuma poco: necessita solo di una coperta, un divano e ovviamente un libro.

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