Finché non aprirai quel libro, di Michiko Aoyama
Finchè non aprirai quel libro è un libro della scrittrice giapponese Michiko Aoyama che è giunto in Italia per Garzanti editore grazie alla traduzione di Daniela Guarino.
Non è un’unica storia: si tratta invece di tante storie legate tra di loro, ognuna con un protagonista caratterizzato da una vita, caratteristiche e aspirazioni differenti.
Sono persone di diverse età in cerca di sé stesse e di una direzione da dare alla propria esistenza che possa renderle più felici, che dia un senso al loro vissuto e ai loro giorni. Il loro destino comune è l’incontro con i libri e con la bibliotecaria Komachi, una persona dotata di empatia e di una forte intuizione. Ciascun personaggio è attratto dalla libreria con una forza magnetica, e i libri consigliati dalla signora Komachi sembrano parlare a ognuno di loro trasformandosi, gradualmente, nella spinta per un cambiamento.
La domanda che la bibliotecaria pone ogni volta, quando una persona si avvicina al banco, è molto semplice: che cosa cerca? Ed è da qui, dal semplice porre questa domanda, che comincia il cambio di prospettiva, un “camminare di lato”, come l’autrice spiega proprio in uno dei racconti.
Cercare una risposta a quell’interrogativo spinge i protagonisti di ogni storia a trovare il coraggio di distogliere lo sguardo da un futuro che è spesso fonte di paura e domandarsi: cosa ho già in questo momento? Cosa posso fare degli strumenti che la vita mi ha già donato?
I personaggi scoprono soluzioni che non avevano inizialmente considerato e strade che richiedono cambiamenti graduali; e in questo percorso imparano ad apprezzare la compagnia di chi è intorno a loro e può dargli una mano lungo la via.
C’è chi decide di imparare qualcosa di nuovo, chi decide di adottare un diverso approccio rispetto alla propria carriera, e chi scopre che la vita ha tanto da offrire anche oltre il lavoro.
La scrittrice ci porta dentro a storie di persone come noi, con i nostri stessi dubbi, le nostre stesse indecisioni e imperfezioni, per farci vedere che le strade possibili da percorrere sono molteplici, invitandoci ad apprezzare la mutevolezza della vita e di ogni sua stagione.