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Fragili omicidi per un commissario, di Nevio Galeati

Noir: Nero. Grigio. Riflesso giallognolo a irrompere.

La provincia dall’apparente monocromatismo ha tutti i riflessi del buio, ma è viva e pulsante, e Ravenna racconta strade di freddo che è nebbiolina tra le parole, attraversate dalla malinconia di storie che si incollano sebbene appaiano scollate, diventando cinque racconti che insieme compongono  un unico romanzo.

Fragili omicidi per un commissario
Fragili omicidi per un commissario

Autore: Nevio Galeati, giornalista dalla scrittura che ha il pregio di evocare senza mai apparire finzione o costruzione effimera. Il sangue che scorre non urla come nelle fiction artefatte ma assomiglia alla realtà di certe cronache che s’infilano nei quotidiani, nel quotidiano, e diventa credibile che il filo si dipani da un luogo all’altro, da una vita all’altra, da Ravenna all’Avana.

Fragili omicidi per un commissario (Clown Bianco editore) è un’antologia di cinque racconti percorsi da un filo unico, quello dei due protagonisti, investigatore privato l’uno e dirigente della mobile di Ravenna l’altro, uomini che cercano di restare a galla prima che la nebbia soffochi. Salvare e salvarsi, necessità primaria che attraversa strade, vita, incoscienza. Così ci muoviamo per vie illuminate dalle auto in cui la vita è disfatta e incerta verso quella salvezza anelata dalla giovane prostituta col bisogno di fuggire dalla realtà di un marciapiede e di un prezzo da contrattare. Ci muoviamo per incontrare l’assassino incrociando atmosfere che si spostano e raggiungono altri luoghi, in un viaggio che non vuoi interrompere perché, in fondo, credi nell’umanità capace di allungarti una mano nonostante le ferite.

Ed è l’Umanità quella con cui il lettore si confronta tra i capitoli, tra le storie: Adriatica, Automobili, Colpevole, Appuntamento a La Habana, Il contrabbandiere. Un’unica antologia in cui ciò che attraversa inalterato le cinque storie è la resistenza, quella da cercare e vivere ognuno a suo modo, attraversando l’umida strada, fragile come chi la percorre, fragile come i fragili omicidi che attraversano queste vite che scarnificano l’animo umano, lasciandolo solo e nudo sotto il riflesso di quella luce giallognola della strada e della realtà più cruda.

Stefania Castella

Mi chiamo Stefania e sono nata a Napoli da padre con occhi trasparenti e madre con lunghissimi capelli biondi e gonnellone hippy. Non so perché ve lo dico, solo perché tutti scriviamo dove nasciamo e nessuno da chi. Sono grafica pubblicitaria e soprattutto mamma a tempo pieno e indeterminato. Scrivo da quando ho imparato, leggo da sempre e ascolto da molto di più. Mi piace leggere e raccontare storie, dare voce. Scrivere è la mia esigenza, la mia necessità. Mi piace raccontare ciò che ho letto cercando di trasmettere l'emozione che ho provato, lasciandovi entrare nel viaggio che ogni scrittore regala. Se questo si chiama recensire, allora recensisco. Cosa fa su MeLoLeggo? Quello che amo fare: immergermi in una storia di carta, con rispetto e onestà, affiancandomi con voi alle pagine e percorrendo lo stesso bellissimo sogno. Ogni scrittore partorisce le sue creature con amore e fatica, quello che possiamo fare è raccogliere la sua storia. Se una storia non piace non si può stroncarla, solo evitare di raccoglierla, no?

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