Di giorno, di notte – di Åsa Lind ed Emma Virke
Il periodo che segna la fine dell’estate è sempre un po’ particolare. Soprattutto per i più piccoli, rappresenta una transizione tra due modi di vivere il mondo: le spensierate gioie delle vacanze estive lasciano spazio all’anticipazione del ritorno tra i banchi di scuola. È un periodo che segna anche i cambiamenti nel mondo naturale: mutano i colori, i profumi, i rumori. Di estate in estate e di autunno in autunno, anche i bambini cambiano, crescono.
Di giorno, di notte, l’albo illustrato di Åsa Lind ed Emma Virke giunto in Italia grazie alla casa editrice Iperborea (con traduzione dallo svedese di Laura Cangemi) narra proprio di questa fase di transizione. Si sviluppa negli ultimi giorni d’estate, quando l’autunno è ormai alle porte, e ha per protagonista una simpatica bambina bionda che osserva ed esplora il mondo con curiosità, pronta al nuovo e alla scoperta.
La singolare sensibilità poetica del racconto è arricchita da disegni dal tratto morbido e realizzati in toni naturali con una tecnica che ricorda i pastelli a cera. Di sicuro impatto è la struttura a leporello dell’albo, che permette un continuo dispiegarsi della narrazione. In questo modo, le autrici hanno suddiviso il periodo della storia in due momenti principali: il giorno da una parte, raffigurato con colori caldi e avente come soggetto principale animali ed elementi naturali, la notte dall’altra, nella quale l’illustratrice, Emma Virke, riprende il tema della natura, ma immergendolo in colori scuri e freddi capaci di restituire un’atmosfera onirica, sognante e incantata, che prevale.
Ogni elemento partecipa nella creazione di una storia lieve, genuina, che con parole e colori scelti con cura suggerisce un cambiamento che non è soltanto quello del trascorrere delle stagioni, ma dell’animo. Un cambiamento che avviene quindi più in profondità e apre le porte a un futuro di sicuro incerto, ma foriero di novità e possibilità. “E l’estate prossima di certo nuoterò fino alla zattera. Senza braccioli”, esordisce nell’ultima pagina la piccola bambina bionda protagonista della storia. E non si può fare a meno di sorridere e sperare che sia proprio così.