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Ho sposato mia suocera, di Stefano Grimaldi

Ho sposato mia suocera
Ho sposato mia suocera

Ho sposato mia suocera, memorie di un genero esaurito è il libro d’esordio di Stefano Grimaldi. Si tratta in realtà di uno pseudonimo, forse per timore, da parte dello scrittore, di una possibile ritorsione da parte della suocera.

Ho sposato mia suocera è un diario, un libro tascabile da portare sempre con sé, e assomiglia tanto a un libretto d’istruzioni. Stefano racconta la storia di un uomo schiacciato dalla presenza di una suocera invadente e pesante come solo le suocere talvolta sanno essere, ma… vogliamo dirla proprio tutta? Se anche i suoi racconti delineano chiaramente il cattivo carattere della donna, è certo che lui si lascia sottomettere e si dimostra fin troppo accomodante nei suoi confronti, lasciandole guadagnare sempre più spazio nella sua intimità.

Stefano si ritrova così a passare le sue vacanze in compagnia della suocera: Natale, Pasqua e tutte le altre festività, non ne manca neanche una. Pur di accontentare la moglie e vederla serena si lascia sopraffare dalla presenza costante e ingombrante della madre di lei, che lentamente valica i confini della coppia e inizia a intromettersi nelle loro decisioni personali. Ecco dunque la suocera/arredatrice, la suocera/consigliera, la suocera/dottoressa e soprattutto la temutissima suocera/nonna, unica conoscitrice dell’arte di allevare un figlio che mal digerisce il fatto che nel 2016 ci siano nuove regole e nuovi metri di valutazione per la crescita e l’educazione di un bambino. Quante volte Stefano vorrebbe tapparle la bocca e chiederle di tacere, quante volte immagina di sbatterla fuori di casa… Ma arriverà mai il giorno in cui i suoi sogni saranno esauditi?

Ironico, accattivante e realista più che mai, il libro di Stefano Grimaldi vi aiuterà a non sentirvi soli nel mondo dei generi e delle nuore disperati perché, come vi accorgerete leggendo, in realtà siete in buona compagnia.

Marzia Giosa

Marzia Giosa è dottoressa in Arti e scienze dello spettacolo. Esperta di storia del teatro e di tutto ciò che appartiene alle arti performative, ha sviluppato il suo rapporto con la lettura in maniera trasversale attraverso i generi. Concilia il diavolo e l'acqua santa: ama i romanzi e i film del terrore quanto un testo di De Filippo, raccontare fiabe ai bambini quanto perdersi in un dialogo di Beckett. Cosa fa su MeLoLeggo? Recensisce libri, soprattutto quelli dalle note cupe e misteriose. Dice di non spaventarsi mai, ma stranamente non legge mai di sera...

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