In libreria: Angel, di Elizabeth Taylor
In uno di quei villaggi dickensiani della vecchia Inghilterra, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente. Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House, la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte.
Un giorno la ragazza decide di trasferire le sue fantasticherie in un romanzo. Grazie al fiuto di un editore di Bloomsbury, l’opera conoscerà un incredibile successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e, soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e scapigliato, capace di scoprire la sua natura e di assoggettarsi volontariamente al suo capriccio. Romanzo incluso in una lista delle tredici migliori opere letterarie del dopoguerra pubblicata dallo «Spectator», insieme a capolavori quali Lolita, Herzog e Il signore delle mosche, Angel ha consacrato sulla scena letteraria internazionale il talento di Elizabeth Taylor.
Elizabeth Taylor (1912-75) è fra le più amate scrittrici inglesi del Novecento. È autrice di racconti, di un libro per bambini, Mossy Totter, e di dodici romanzi, tra cui La colpa (Neri Pozza 2008) e A casa di Mrs Lippincote (Neri Pozza 2009).
Traduzione dall’inglese di Claudia Valeria Letizia.