In libreria: Belli e dannati, di Siddharta Deb
Dietro l’immagine della superpotenza economica in ascesa, dietro i centri commerciali, i vestiti griffati, le automobili e i ristoranti di lusso, c’è l’India vera: un paese sconfinato, segnato da mille contraddizioni, un subcontinente in cui si alternano e convivono ricchezza e miseria, violenza e pacifismo, progresso intellettuale e arretratezza culturale. È il paese fotografato da Siddhartha Deb – una delle voci più originali e autorevoli della nuova letteratura indiana – in un libro impietoso e commovente, lucido e poetico.
È il paese reale, l’India degli indiani, una galleria umana brulicante di persone e figure: dai progettisti di software, ai grossisti di sigari, dai braccianti dell’Andhra Pradesh agli addetti dei call-center, dalla giovane cameriera che ha messo da parte una doppia laurea in biochimica e in botanica per servire Coca-Cola ai trafficanti d’armi che frequentano uno sfarzoso hotel nel centro di New Delhi, ai nuovi ricchi, troppo avidi di denaro per poter credere davvero nel progetto di una nuova India, dal magnate dei media proprietario di riviste e scuole di management agli operai delle acciaierie.
Come Scott Fitzgerald per L’Età del Jazz americana, così Siddhartha Deb si fa narratore di un’epoca ingorda e affamata di ricchezza, raccontando con limpido disincanto i vizi della nuova classe dirigente indiana e l’incubo di chi si ritrova ai margini della frenetica caccia al benessere.
È il ritratto di un grande paese che corre a folle velocità sul crinale – fin troppo sottile – che separa la via dello sviluppo da quella del fallimento.
«Una collezione di cinque storie, cinque personaggi veri, che insieme rappresentano una meravigliosa galleria di ritratti della nuova middle class indiana».
Federico Rampini
L’autore. Siddhartha Deb è nato nel 1970 in una cittadina del nord-est dell’India. Dopo gli studi a New Delhi si è trasferito negli Stati Uniti e ha completato la sua istruzione alla Columbia University. Vive tuttora a New York, dove insegna presso The New School. Autore di due romanzi, Belli e dannati è la sua prima opera di saggistica. Ha collaborato con il Boston Globe, The Guardian, The Nation, The New Statesman, Harper’s, London Review of Books e Times Literary Supplement.
Traduttori dall’inglese: Andrea Grechi e Andrea Spila.