In libreria: Fortuna, il buco delle vite – di Jolanda Buccella
La “Fortuna” di spezzare le catene del pregiudizio.
Fortuna, il buco delle vite: la storia di una donna che con forza e tenacia riuscirà a superare pregiudizi e ostacoli apparentemente insormontabili, per affermare il proprio diritto alla felicità.
Quando ci si accorge di essere vicini alla morte è quasi inevitabile tentare di fare un bilancio della vita che si è vissuta. Ed è proprio quello che tenta di fare “Fortuna”, la protagonista di questo romanzo, mentre uno strano individuo, che assomiglia spudoratamente a un etereo angelo del Signore, la sta accompagnando verso il cortile dove verrà eseguita la sua condanna a morte. Soltanto che, a differenza di altri, Fortuna deve cercare di tracciare il bilancio di ben tre vite. Tre vite vissute con dolore, passione, angoscia e speranza tra Salerno, Roma e il Ruanda durante i giorni del terribile genocidio dei tutsi dell’aprile del 1994 che, come un complicato puzzle, si ricompongono davanti agli occhi della donna, intenta ad afferrare i fantasmi di coloro che ne hanno fatto parte. Tra lutti devastanti, abbandoni insopportabili e amori negati che l’hanno trascinata nella disperazione più profonda ma anche insegnato a ricominciare più forte di prima. Un romanzo per alcuni versi crudo e spietato, avvincente, capace di lasciare con il fiato sospeso e regalare al lettore una sfumatura di emozioni forti e inaspettate fino all’ultima imperdibile pagina
Fortuna, il buco delle vite è il primo romanzo della giovane autrice campana Jolanda Buccella, pubblicato dalla Ciesse edizioni di Padova nel giugno del 2012.
E’ un libro meraviglioso, alla fine della lettura non ho fatto altro che piangere per l’intensità della storia, una buonissima prima prova per un’autrice emergente che avrà sicuramente un glorioso futuro nel mondo letterario. LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI QUELLI CHE HANNO VOGLIA DI UNA STORIA FORTE E COINVOLGENTE.
Leggere questo libro mi ha fatto capire molte cose, mi ha dato la possibilità di scoprire un genocidio come quello dei tutsi avvenuto nell’aprile del 1994 e di capire che nonostante tutte le avversità della vita c’è sempre una seconda possibilità. Un romanzo incentrato sulla speranza che denuncia gli egoismi e il male che è capace di fare il pregiudizio che si ha nei confronti di coloro che reputiamo diversi da noi. Ottima prima prova per la giovane autrice di questo romanzo indimenticabile.
Questo libro mi ha fatto capire che leggere è una cosa meravigliosa, me lo ha consigliato la mia prof a scuola, l’ho comprato un pochino titubante perché leggere non è proprio la cosa che mi piace di più, ma quando ho cominciato non ho più smesso fino a quando ho scoperto il bellissimo e commovente finale. Lo consiglio a tutte le ragazze che amano sognare a occhi aperti!!!