In libreria: Il maestro di Garamond, di Anne Cuneo
È il crepuscolo del 24 dicembre 1534: a Parigi, in place Maubert, un uomo viene giustiziato. Il suo corpo è poi bruciato su una pira alimentata da libri.
Quell’uomo era Antoine Augereau: letterato, editore umanista, geniale incisore di caratteri tipografici, nonché accusato di essere l’autore blasfemo dei manifesti contro la messa cattolica, affissi in tutta Parigi. Al suo supplizio assiste l’allievo ed erede spirituale Claude Garamond, il cui destino sarà realizzare la lezione del maestro e, paradossalmente, oscurarne il nome.
Garamond è infatti la voce narrante di tutta la storia: quella del suo maestro Augereau e la propria. La loro avventura – al tempo in cui Grand-Rue Saint-Jacques a Parigi contava più tipografi che case private – intreccia i segreti della stampa alla storia della Riforma e delle persecuzioni religiose e con le vite di personaggi come Manuzio, Erasmo, Rabelais, Margherita di Navarra, Calvino… È l’epoca in cui i valori del pensiero moderno cominciavano a forgiarsi: un pensiero umanista in lotta contro il fanatismo, un pensiero aperto, che aspira alla libera e universale trasmissione del sapere.
L’autrice: Anne Cuneo, figlia di emigrati italiani, è nata a Parigi, ha studiato a Milano, Firenze, Losanna e Plymouth. Vive in Svizzera tra Ginevra e Zurigo. È stata insegnante, giornalista, regista per la radio, il teatro, il cinema e la televisione. Ha scritto nel 1967 il suo primo romanzo. Accanto a Il maestro di Garamond (prima edizione, 2002) ricordiamo il pluripremiato romanzo Le trajet d’un rivière (Il corso del fiume, in uscita nel 2013 per Sironi). Le sue opere sono tradotte in tutta Europa e hanno meritato negli anni numerosi premi letterari. Nel luglio 2010, ha ricevuto l’onorificenza francese di Chevalier des Arts et des Lettres.
Traduttrice: Gaia Amaducci.