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In libreria: Il pasticciere del re, di Anthony Capella

Il pasticciere del re
Il pasticciere del re

È il 1670 e il dolore regna alla corte inglese di Carlo II Stuart. Madame Enrichetta, l’amata sorella del re andata in sposa a Filippo di Francia, fratello di Luigi XIV, è morta in circostanze misteriose a Versailles, e il re, il principe inglese amante dei piaceri, convinto che l’amata sorella sia stata uccisa dal marito, si è trasformato in un monarca infelice. Ha cacciato via il sarto, mandato via l’amante e sprofondato la corte intera in un lutto stretto.

Per riguadagnare i favori del re triste, decisivi nel conflitto con l’Olanda, Luigi XIV ha deciso di spedire a Londra un giovane italiano, Carlo Demirco, e una belle bretonne, Louise de Kérouaille.  Affascinante con il suo tricorno in testa portato senza parrucca, Carlo Demirco possiede un dono raro in quell’epoca in cui le corti europee fanno a gara nell’esibire i più sofisticati divertissements: è il pasticciere di Versailles, il creatore dei mirabolanti sorbetti di fiori canditi, di pesche aromatizzate alla galanga, di pere insaporite con crema inglese, che stupiscono i cortigiani e le loro dame durante i grandiosi ricevimenti per mille e più invitati, con teatri e grotte grandi quasi quanto l’intero palazzo reale e lussureggianti comédies-ballets. Ha appreso la sua arte da un persiano al servizio dei Medici a Firenze, un uomo burbero che gli ha trasmesso i segreti dei sorbetti che venivano preparati un tempo alla corte dello scià Abbas a Isfahan. A Versailles, tuttavia, ha affinato quegli antichi procedimenti fino a ottenere qualcosa di mai visto, e assaporato, prima: una crema morbida e vellutata, totalmente priva di granelli di ghiaccio. Occhi meravigliosamente verdi, ricci neri ribelli, la bellezza severa dell’adolescenza dipinta sul volto, Louise Renée de Penancoët, dame de Kérouaille, figlia maggiore della famiglia più antica di Bretagna, spedita a corte dai genitori per trovare marito e risollevare le sorti del casato decaduto, ha anche lei un merito non da poco agli occhi di Luigi XIV: è stata la damigella preferita di Madame Enrichetta, la sua più intima confidente, colei che è al corrente di tutti gli sforzi profusi dalla consorte di Filippo per aver Carlo dalla parte della corona francese. Demirco e la belle bretonne hanno un compito preciso: ridestare ai piaceri della vita Carlo II Stuart e ricondurlo così sulla retta via del suo antico legame con Parigi.

Abile ricostruzione di un capitolo importante della storia europea del Seicento, Il pasticciere del re è un sorprendente romanzo storico che ha il pregio di unire un’avvincente storia di passioni e intrighi, di alleanze e tradimenti all’invenzione di una delle maggiori delizie del palato: il gelato.

Anthony Capella è nato in Uganda nel 1962. Ha studiato letteratura inglese al St Peter’s College di Oxford. I suoi romanzi, Il profumo del caffè (Neri Pozza, 2012), The Food of Love, The Wedding Officer e Love and Other Dangerous Chemicals, hanno ricevuto diversi premi e sono stati accolti ovunque con entusiasmo dalla critica e dal pubblico.

Traduttrice: Maddalena Togliani.

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