In libreria: La ragazza che cadde dal cielo, di Simon Mawer
Londra, anni Quaranta. Il mondo è in guerra e può capitare che una bella ragazza diciannovenne si ritrovi a colloquio, in un appartamento squallido e quasi vuoto di un ex albergo di Northumberland Avenue, con un fantomatico signor Potter appartenente all’altrettanto fantomatico Inter Services Research Bureau. La ragazza, tailleur grigio e camicetta bianca, si chiama Marian Sutro, di padre inglese e madre francese. Fino a qualche tempo fa viveva sulle dolci sponde del lago di Ginevra, città dove il padre era un diplomatico della Società delle Nazioni, l’organizzazione sovranazionale travolta dalla guerra. Il signor Potter è un uomo dall’aspetto comune, con giacca di tweed e panciotto, come si conviene a un membro dell’intelligence britannica. Il suo compito è reclutare agenti da spedire nel sud della Francia occupata dalle truppe tedesche, agenti naturalmente capaci di parlare francese senza inflessione straniera.
Giovane donna che non è mai stata in un albergo e neppure in un bar da sola, Marian crede di essere arruolata per la sua perfetta padronanza del francese e per la missione illustrata dalla voce querula e i modi garbati di Potter: fare da corriere, nella vasta area che va da Limoges a Tolosa, per conto di un certo César, che avrebbe il compito di istruire i partigiani sull’uso delle armi e le tecniche di sabotaggio. In realtà la sua vera missione, ignota allo stesso Potter, è un’altra e riguarda un fisico del Collège de France: Clément Pelletier.
Laureato all’École Normale Supérieure, dove già sembrava un allievo prediletto dal Cielo, destinato a diventare un secondo Louis de Broglie, Clément Pelletier non ha mai lasciato la Francia dopo l’occupazione nazista, come invece hanno fatto molti suoi illustri colleghi. Amico fraterno di Ned Sutro, fratello di Marian, fisico che, prima dello scoppio del conflitto, era anche lui al Collège del France, Clément non è stato invaghito soltanto del suo paese, al punto da non poterlo abbandonare nemmeno quando Hitler ha fatto la sua comparsa all’Arc de Triomphe, ma anche di Marian. Venticinquenne, ha spedito alla sedicenne sorella di Ned numerose, infuocate lettere d’amore che hanno fatto sobbalzare il cuore a più di una suora nel collegio svizzero dove provvedevano all’educazione della ragazza. L’intelligence britannica ha deciso di utilizzare i servigi di Marian al solo scopo di mettere le mani sul progetto a cui Clément Pelletier sta lavorando al Collège de France: la costruzione di un ordigno capace di capovolgere le sorti della guerra.
L’autore. Simon Mawer è nato in Inghilterra nel 1948. Ha vissuto a lungo a Cipro e a Malta. Ora vive in Italia con la moglie e i due figli. È autore di altri otto romanzi, tra i quali Mendel’s Dwarf, che ha concorso per il Booker Prize e The Fall, che ha vinto il Boardman Tasker Prize. La casa di vetroè stato pubblicato da Neri Pozza ed è entrato nella rosa dei candidati per il 2009 Man Booker Prize, il Walter Scott Prize for Historical Fiction e il Wingate Prize. La ragazza che cadde dal cielo è uno dei romanzi presentati a “Books at Berlinale” per un possibile adattamento cinematografico.
Traduttore dall’inglese: Massimo Ortelio.