In libreria: Memorie di una principessa etiope, di Martha Nasibù
Agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso nel centro di Addis Abeba svetta sontuoso il palazzo del nobile Nasibù Zamanuel, bello come un dio con i suoi 185 centimetri di statura, il fisico da atleta, il volto attraente e sereno, le sgargianti divise da generale. Quando nel 1935 le forze armate italiane invadono l’Etiopia da nord a sud, il degiac Nasibù combatte valorosamente per difendere la sua civiltà, quell’antica civiltà coptortodossa che fa dell’Etiopia una terra cristiana nel cuore dell’Africa. Nel 1936, il degiac si spegne in una clinica di Davos, a seguito delle ferite della guerra.
A più di sessant’anni dagli avvenimenti, Martha Nasibù, figlia del degiac Nasibù, racconta l’incredibile vicenda della sua famiglia condotta in Italia sul finire del 1936 e mantenuta in cattività sino all’agosto del 1944. Otto anni di esilio nei luoghi di «villeggiatura» di Mussolini. Preziosa testimonianza storica, il libro illumina il mondo dell’aristocrazia etiopica «in bilico fra le suggestive eredità del feudalesimo e le forti aspirazioni alla modernità» (Angelo Del Boca).
«La principessa e i carnefici… Una cronaca in presa diretta di avvenimenti storici avvolti in un dramma».
Nello Ajello, La Repubblica
«Un libro bellissimo della figlia di uno dei grandi dignitari dell’imperatore d’Etiopia».
Giorgio Boatti, La Stampa
L’autrice. Martha Nasibù è nata nel 1931 ad Addis Abeba. Figlia del degiac Zamanuel Nasibù, vive oggi a Perpignan dove dipinge e scrive.