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Intervista a Valentina Grande ed Eva Rossetti riguardo Gertrude Stein e la generazione perduta

Gertrude Stein e la generazione perduta è un libro a fumetti sulla vita di Gertrude Stein, mito letterario tutto da scoprire, scritto da Valentina Grande, disegnato da Eva Rossetti, dato alle stampe in Italia con Centauria, come il loro precedente Feminist Art, le donne che hanno rivoluzionato l’arte. Con questo ultimo libro sembra avere una parentela stretta, visto che la Stein, il suo salotto artistico–letterario, ha rivoluzionato l’Arte e lei è una donna che va ricordata degnamente, come fa questo splendido fumetto.

Il libro è soave nel tocco e nei piccoli ma densi capitoli, geniale nell’inventarsi un intellettuale minore, che frequenta casa Stein assistendo a momenti importanti. È un tedesco, un personaggio inventato di sana pianta, sì, ma credibile. Il racconto è molto appassionante, viene voglia di essere lì, in quei palazzi così ben disegnati, immergersi nei colori della campagna di casa Matisse (sembra di vederla respirare) o nella sua serra paradisiaca, sentire il giovane Hemingway parlare, vedere Picasso con i capelli o Pound che litiga con la Stein. Ma è lei la vera protagonista del libro, sia ben inteso, questi grandi artisti non le rubano ancora una volta la scena.

La Stein donna, intellettuale, lesbica, snob, da sempre ricordata per la sua “generazione perduta”, espressione da lei coniata per definire quei ragazzi usciti diversi dalla brutale I guerra mondiale, e in particolare quel gruppo di artisti cosmopoliti che decise di vivere negli anni Venti a Parigi, ne esce come una gigante. Viene voglia di leggere l’unico suo romanzo tradotto in Italia, Autobiografia di Alice B. Toklas, libro con il quale si racconta attraverso la sua compagna, che giustamente compare tra i protagonisti di Gertrude Stein e la generazione perduta.

Del libro e di molto altro, ne abbiamo parlato con le autrici Valentina Grande e Eva Rossetti.

Gertrude Stein e la generazione perduta

Come mai un libro su Gertrude Stein oggi?

Valentina Grande: Gertrude Stein a oggi è conosciuta da poche persone, alcune di queste la ricordano come uno dei personaggi del film Midnight in Paris di Woody Allen. Oggi più che mai è necessario riconoscerla come autrice, poeta e intellettuale. In tutti questi anni il suo ruolo è stato quello di mecenate di grandi scrittori e artisti, ma Stein non era da meno, solo che è stata dimenticata.

Eva Rossetti: Uno degli intenti era di raccontare la figura di Gertrude Stein non soltanto nel ruolo di mecenate o di donna in grado di far incontrare grandi talenti, ma di riscoprirla come la scrittrice innovativa che non ha avuto gran voce nel corso degli anni. Dedicare un libro a una donna forte e indipendente come lei ci sembrava appropriato in un momento come questo in cui si sente il giusto dovere di aggiornare l’immaginario collettivo in favore di una totale parità tra i sessi.

Gertrude Stein e la generazione perduta è il titolo completo. Sembra quasi che senza di lei questa generazione non ci sarebbe stata… e non solo perché le ha dato il nome. Concordate?

Valentina Grande: La generazione a cui si fa rifermento è quella sopravvissuta alla Prima guerra mondiale, un conflitto a cui nessuno era preparato dal punto di vista psicologico e che ha spezzato un’intera generazione. Stein non fece altro che citare le parole del suo meccanico il quale, biasimando il giovane garzone che lavorava presso di lui, lo giustificò considerandolo una vita spezzata dalla guerra, una generazione perduta, appunto. Il merito di Stein è di aver individuato dei nodi tematici negli intellettuali di quest’epoca: erano tutti a Parigi con la volontà di dimenticare la guerra, di dipingere o di scrivere, ma con una ferita di disillusa malinconia per quello che non erano più.

Per documentarvi cosa avete utilizzato maggiormente? Libri? Web? Film?… altro?

Valentina Grande: Il libro di riferimento è stato l’Autobiografia di Alice B. Toklas scritto non da Alice Toklas, ma da Stein stessa. Il romanzo è un gioco di identità in cui l’autrice si autocelebra con ironia e sarcasmo. Attraverso queste godibili pagine, si scoprono le vite e gli aneddoti legati a tutti gli avventori che frequentarono il suo salotto in Rue de Fleurus: Hemingway, Matisse, Picasso, Scott Fitzgerald, Sherwood Anderson, Apollinaire, Gris, Pound e tanti altri. Un altro testo fondamentale, di cui consiglio vivamente la lettura, è Donne della Rive Gauche. Parigi 1900-1940 di Shari Benstock. L’autrice statunitense vi racconta la vita delle intellettuali che vissero a Parigi in quest’epoca e che contribuirono alla sua crescita culturale e artistica.

Eva Rossetti: Come per ogni libro cerco di immergermi più che posso nell’atmosfera che devo raccontare, ho usato come fonte maggiormente il web che permette un considerevole risparmio di tempo. In generale mi sono lasciata ispirare da foto, opere d’arte, libri, qualche documentario e film di fiction. A volte, ma non sempre, ascolto musica attinente a quello che racconto, altre invece vado per contrasto.

Il lavoro tra di voi come si è svolto? Tra scrittura e disegno…

Valentina Grande: Eva e io abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2016 con la biografia di J.D. Salinger. Poi ci siamo ritrovate per Feminist Art con Centauria. Questo è il nostro terzo libro insieme, ormai siamo a un livello di complicità che ci permette di omettere tante informazioni e ci conosciamo molto bene. Io scrivo pensando al suo stile ed Eva disegna i personaggi immaginando già il tono dei dialoghi o le atmosfere che avevo in mente. Abbiamo costruito insieme la storia ed è stata proprio Eva a suggerire che il narratore fosse uno scrittore fallito e disilluso. Amo lavorare in questo modo, la storia acquisisce spessore quando la creatività non è disturbata da interferenze di ordine pratico.

Eva Rossetti: Valentina e io lavoriamo insieme da parecchio tempo ormai, lei sa come stimolarmi, è una sceneggiatrice molto colta e conosce bene il linguaggio del fumetto. Al contempo mi lascia molto libera di interpretare e anche di suggerire qualche soluzione. Ogni scelta importante viene discussa insieme, quando collaboriamo c’è praticamente un contatto quotidiano tra noi. In pratica, un idillio.

Ancora una volta il libro con Centauria, come mai? In un certo senso, è legato a quel vostro Feminist Art, o no?

Valentina Grande: Il progetto è nato da Balthazar Pagani che con la sua etichetta WeAreBeside ha proposto il titolo a Centauria, la stessa casa editrice di Feminist Art, e a Éditions du Seuil in Francia. L’idea di una storia su Stein è stata proprio di Pagani, uomo colto e sensibile, con cui è un piacere lavorare.

Eva Rossetti: Centauria ha acquisito i diritti per l’Italia di questo libro che è stato prodotto e ideato da WeAreBeside di Balthazar Pagani, la prima uscita è stata con la casa editrice francese Seuil e presto lo vedremo in altre lingue. Hai però colto un punto: i due libri hanno sicuramente un aspetto fondamentale in comune, ovvero cercano di dare nuova luce e importanza a delle storie di donne e minoranze in generale che la Storia, scritta per lo più dai maschi, ha ingiustamente lasciato in disparte.

Progetti futuri di Valentina Grande ed Eva Rossetti?

Valentina Grande: Sto lavorando a un paio di progetti di fiction, ho deciso di sospendere per un po’ le biografie. Vedremo nei prossimi mesi quanto riuscirò a stare lontana dalla vita sorprendente di menti geniali.

Eva Rossetti: Al momento posso dire soltanto che uscirò in Italia nella prima metà del ’23 con una collaborazione davvero bella che credo sarà annunciata a breve. Poi spero vadano in porto un paio di progetti interessanti, ma ne riparleremo tra un pochino. Insieme a Valentina invece c’è un’idea molto intrigante ma anche su questo non vi dico niente.

Diego Alligatore

Diego Alligatore è critico rock del web dalla lontana estate del 2003, quando ha iniziato a scrivere di rock indipendente italico sul portale della nota agenda Smemoranda. Da allora non ha più smesso, intervistando e recensendo centinaia di gruppi dell'underground di casa nostra, oltre che su Smemoranda.it anche sul BLOG DELL'ALLIGATORE, su Frigidaire e Il Nuovo Male cartacei. A gennaio 2018 fonda con la sua compagna Elle L'ORTO DI ELLE E ALLI, sito di orto bio e culture alternative, cose curate insieme con passione autentiche. In tutti questi posti non ha mai dimenticato che anche la letteratura può essere rock, parlando con giovani scrittori italici, recensendone libri, incontrandoli in alcune presentazioni. Nel 2021 è uscito con Arcana il suo "Giovani, musicanti e disoccupati", libro di interviste a musicanti indipendenti durante il lockdown del 2020. Cosa fa su MeLoLeggo? Continuerà a cercare giovani autori, parlando con loro di buoni libri, perché la vita è troppo breve per sprecarla con cattive letture.

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