J.D. Salinger, speranze per altri libri dell’autore
A credere a quanto pubblica il New York Times, oggi è davvero un bel giorno. Qualche giorno fa la rivista statunitense ha infatti rivelato che J.D. Salinger potrebbe aver lasciato dietro di sé una raccolta di manoscritti inediti. In una corrispondenza che lo schivo autore de “Il giovane Holden” e “Nove racconti” avrebbe avuto con un suo vecchio amico Michael Mitchell nel 1982, Salinger scrive infatti de “i miei manoscritti”. In una lettera di dodici anni dopo, il 1994, indirizzandosi sempre allo stesso amico precisa ancora “Continuo a darci dentro. Gli stessi vecchi orari, all’incirca”. Considerando che l’autore non pubblicò nulla dal 1965 alla sua morte, avvenuta l’anno scorso, c’è ben da sperare.
Le lettere, usate per fare da sovraccoperta alla prima edizione de “Il giovane Holden”, sono state trovate da Ruth E. Linke, la ragazza dell’amico dello scrittore, che le ha vendute alla Morgan Library and Museum, che già conserva undici lettere facenti parte dello stesso epistolario.
Lungi dal contenere solo indizi che ben fan sperare in qualche nuova pubblicazione, le lettere contengono anche molti commenti e descrizioni di fatterelli facenti parte della vita vera e quotidiana di Salinger, uno di quegli autori che vorresti “fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira” (da “Il giovane Holden”).