La Leggenda del Cacciatore di Vampiri, di Seth Grahame-Smith
Prima che lei apra questo pacchetto devo chiederle di accettare le seguenti condizioni. È questa la prima frase di una lettera che lo scrittore Seth Grahame-Smith, autore del libro Il cacciatore di vampiri: il diario segreto del presidente, si trova a leggere dopo l’incontro con un curioso personaggio avvenuto in un tranquillo pomeriggio presso il negozio che gestisce come commesso mentre cerca delle idee che possano aiutarlo a sfoderare il suo primo romanzo a cui lavora oramai da troppo tempo. Un invito assai allettante ma anche pericoloso. Che fare? Cedere alle lusinghe di un possibile novello Mefistofele oppure rinunciare a fare una terribile scoperta e, assieme ad essa, realizzare finalmente il sogno di una vita? Grahame-Smith si tormenta a lungo, ma decide di accettare e così, a quanto racconta al suo lettore che sta tenendo incollato alle pagine del romanzo, arriva a fare una straordinaria scoperta. Tra le sue mani vi sono niente poco di meno che i leggendari diari perduti di Abramo Lincoln che il mito, che spesso sorge attorno a certi oggetti, vuole contengano delle informazioni assai oscure e curiose. Basta poco al lettore per scoprire la terribile verità: il celebre presidente americano altro non era che un assiduo emulo del professor Van Helsing. Un cacciatore di vampiri.
Grahame-Smith presenta pagine della biografia di Lincoln intrecciandole a una oscura minaccia che grava sulla giovane federazione nordamericana. Una fantasiosa teoria del complotto vede nei vampiri i reali fondatori degli Stati Uniti: oscure creature della notte desiderose di avere una personalissima e tranquilla riserva di caccia, dopo essere fuggiti da una Europa non più sicura per loro. Se un’idea del genere può fare sorridere anche il più accanito fan del genere gotico, il lavoro che viene presentato al lettore è davvero notevole. Lo stile scorrevole e il ritmo incalzante, accompagnato da finte fotografie a testimonianza della veridicità degli eventi, permettono al lettore di godere di uno scritto molto piacevole con tanto di finale aperto. Un libro rivelazione godibile per chiunque. Peccato non si possa dire lo stesso della sua realizzazione cinematografica.
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