Le geometrie dell’animo omicida, di Monica Bartolini
Le geometrie dell’animo omicida (Scrittura & Scritture, 2013) è il titolo dell’avvincente libro scritto da Monica Bartolini, già nota nell’ambiente letterario come autrice di altri premiati romanzi e racconti gialli. Per questa sua nuova storia l’autrice ha messo in risalto le sue conoscenze astrologiche, creando una trama perfetta con prove confutabili. Se dalle prime pagine il racconto parte già nel pieno della vicenda, con un sopralluogo dal quale viene rinvenuto un cadavere in una macchina abbandonata, successivamente ci ritroviamo catapultati nel tempo a quattro mesi prima, in una sorta di flashback attraverso cui la scrittrice ci porta nelle vite dei protagonisti. Tra questi è importante la figura del maresciallo Nunzio Piscopo, che si troverà presto coinvolto nei fatti in prima persona e, proprio grazie a questo, riuscirà a risolvere il caso.
Un aspetto ironico, nell’intera vicenda poliziesca, sono certamente le scaramucce in napoletano tra i protagonisti, che battibeccano, scherzano e soprattutto dimostrano un fortissimo legame tra loro, basato in primo luogo sul rispetto reciproco. Altra particolarità è l’utilizzo dei nomi dei protagonisti per identificare la maggior parte dei capitoli, in ognuno dei quali viene stilato una sorta di identikit. La trama si infittisce sempre di più fino alla scoperta del colpevole, condotta in modo magistrale e del tutto inatteso.
Ho apprezzato molto il tema dell’astrologia, che credo appartenga ad ognuno di noi (del resto, chi non ha mai letto o seguito l’oroscopo almeno una volta nella vita per scoprire qualcosa sul proprio futuro o anche solo per curiosità?). L’autrice, con un meticoloso lavoro di certosina ricerca, ha intessuto la storia di elementi legati al tema, come le mappe astrali, mettendo ogni dato a disposizione del lettore.
E allora ve lo consiglio, questo romanzo, per puro piacere o per curiosità, o ancora per uscire un po’ dagli schemi mentali che spesso ci portano in vicoli ciechi e non lasciano spazio all’immaginazione.
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Grazie a te Monica Bartolini, leggere il tuo racconto per me è stato un grade piacere.