L’emblema del drago, di Martino Vecchi
Gli amanti del genere fantasy non possono assolutamente lasciarsi sfuggire questa nuova perla in libreria. “L’emblema del drago” è l’opera prima di un giovanissimo autore, ma per stile e narrazione non si direbbe affatto: una storia ben congegnata, personaggi così ben descritti da sembrare vivi e un linguaggio ricercato, estremamente godibile e mai pesante. Martino Vecchi ci dà il benvenuto sulla terra di Adeimos in una cupa notte di tempesta che, invece d’esser foriera di mal auspicio, reca con sé un nuovo abitante sull’isola di Telmagar, il Nido Celato di uno stormo di draghi: un umano in fasce a cui verrà dato nome Magoran, salvato dai Padri grazie alla Pietradrago, prezioso artefatto leggendario e simbolo di una profonda amicizia tra le stirpi umana e draconica. Così si mettono in moto le inarrestabili forze del destino, le stesse che faranno sbarcare Magoran su Aidemos nella medesima notte in cui un semidemone, guidato da un Oscuro Signore, tenterà di porre fine alla gloriosa stirpe dei werga…
Benvenuti nel mondo de “L’emblema del drago”, luogo di miti e leggende, patria di elfi e folletti, feliani e umani, e di tante altre creature straordinarie che non potranno che affascinarvi, travolgendovi con il loro impeto in una terra ancora inesplorata e magica, seguendo il filo di un’avventura che vi farà emozionare fino all’ultima parola. La trama, come ogni opera fantasy, si configura come una lotta del bene contro il male ma, nutrendosi delle ricche componenti caratteriali di ciascun personaggio, cresce in spessore e profondità, affrontando temi importanti come amicizia, amore, brama di potere e perdono, senza mai risultare retorica o scontata.
È un libro che va letto, soprattutto con la speranza che Martino Vecchi, in futuro, ci regali anche un secondo volume.
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Ciao Alice, volevo ringraziarti per la tua recensione, mi fa davvero piacere che il romanzo ti sia piaciuto! Grazie in particolare per l’augurio finale, spero davvero di poter dare un seguito a questa primo episodio degli Annali!
Ci conto molto, Martino! Ci son duemila spunti che mi hanno incuriosita nel corso della storia, perciò aspetterò pazientemente e fiduciosa… tienimi aggiornata! 🙂