Leone editore presenta: La giovinezza malinconica e disillusa di Adolf Hitler
Adolf si precipitò giù per le scale spuntando sul marciapiede quando una voce staccandosi dalle altre urlò verso il cielo pieno di nuvole: «Se vogliono la guerra, la avranno!». Il cuore di Adolf batté velocissimo. Himmeltausendsakerment! La guerra! Ma contro chi?
È vero che le sue origini sono oscure. È vero, i suoi talenti mediocri. Certamente sua madre morì troppo giovane, ma le sue passioni non furono mai intense, né eccezionali. Forse proprio l’ordinarietà della sua giovinezza è la forza di questo romanzo, in cui, mano a mano che seguiamo le disavventure del giovane Adolf, dalla nascita al periodo viennese, l’ostinata determinazione con cui persegue i suoi miseri obiettivi non può non turbarci, inquietarci, farci riflettere. L’autore de “La giovinezza malinconica e disillusa di Adolf Hitler, ovvero come imparai ad amare la guerra”, Michel Folco, non è un biografo, anche se la sua opera è accuratamente documentata, ma con la sua ironia, tagliente e sottile come la lama di un coltello, ci narra in che modo la semplice banalità del male possa trasformarsi nel peggior incubo dell’umanità.
L’autore. Michel Folco (1943) è stato fotografo professionista per le maggiori agenzie mondiali, prima di dedicarsi alla letteratura. La sua consacrazione è avvenuta nel 1995, quando il romanzo Un loup est un loup è stato premiato con il Jean d’Heurs. Ha pubblicato quattro romanzi, in precedenza, e in Francia è considerato un’istituzione.
Traduttrice dal francese: Gilda Trapani.