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L’inverno di Frankie Machine, di Don Winslow

Il romanzo che ha fatto conoscere Don Winslow al grande pubblico, la storia di un uomo tranquillo alle prese con il suo passato nel crimine organizzato.

Don Winslow è uno degli autori americani contemporanei di maggior successo e L’inverno di Frankie Machine (Einaudi, traduzione di Giuseppe Costigliola) è il romanzo che lo ha fatto conoscere ed apprezzare al pubblico di tutto il mondo rivelando tutto il suo talento.

L'inverno di Frankie Machine
L’inverno di Frankie Machine

Il protagonista della storia si chiama Frank Machianno, un uomo di 62 anni alto e robusto ancora in ottima forma fisica per la sua età. Frank si alza tutte le mattine presto e non rinuncia mai all’Ora dei Gentiluomini, espressione californiana per indicare la fascia oraria dedicata al surf da persone non più giovanissime, medici, professionisti o avvocati che iniziano ad affrontare le onde con meno vigore rispetto ai più giovani che si lanciano sulle tavole all’alba.

Frank svolge svariati lavori contemporaneamente: vende esche ai pescatori di Ocean Beach e fornisce pesce fresco ai ristoranti della costa assicurandosi di persona della freschezza del prodotto e ascoltando le eventuali lamentele degli acquirenti. È divorziato ma intrattiene ancora buoni rapporti con  la ex moglie Patty, alla quale è ancora legato. I rapporti con l’unica figlia Jill sono più difficili anche perché lei non ha ancora accettato che il padre frequenti un’altra persona, Donna, un’affascinante ex ballerina di qualche anno più giovane di lui. Il legame tra padre e figlia però è forte e i due di recente si stanno riavvicinando. Frank a San Diego è benvoluto da tutti, e tra questi c’è anche Dave, un’agente dell’FBI che condivide con lui l’Ora dei Gentiluomini e al quale Frank in passato ha fatto un grosso favore.

Frank Machianno può dirsi un uomo quasi appagato dalla sua esistenza, ma in realtà il suo sesto senso lo tiene sempre allerta, come se sentisse che prima o poi qualcosa o qualcuno potrebbe rovinare quello che ha costruito negli anni. Frank è ormai da tempo fuori dal giro ma sa che un giorno il passato busserà alla sua porta per presentargli il conto…

Un giorno, infatti, Frank si accorge di essere seguito da un auto… è il figlio del boss che gli chiede o, meglio, ordina di fargli da intermediario con un altro malavitoso per un affare andato male. Si tratta di una trappola e Frank scampa per poco all’agguato uccidendo i suoi assalitori. Da questo momento in poi è un uomo braccato e scavando nel suo passato dovrà capire chi lo ha ordito e perché lo vuole morto.

Incomincia così una nuova parte del romanzo in cui Don Winslow ci racconta delle gesta di una figura leggendaria nel mondo del crimine: “Frankie Machine”, letteralmente “Frankie la macchina”. Questo è il soprannome che un uomo oggi tranquillo e in là con gli anni si è guadagnato sul campo, prima come autista silenzioso, poi diventando un eroe del Vietnam e infine un killer implacabile e infallibile della mafia di San Diego. Frank non ha mai scalato il vertice della cupola, è rimasto al suo posto, ai piani bassi, sempre leale e fidato, ma tutti nell’ambiente lo conoscono e lo temono come un uomo coraggioso, un duro che non trema davanti a nulla o nessuno.

La narrazione di Don Winslow prosegue su due piani differenti, quello della storia e quello in cui Frank ricorda il suo passato, i conflitti, le trame, gli affari sporchi e gli omicidi che ha commesso, memorie che il protagonista cerca di scandagliare per capire chi ha dato l’ordine di ammazzarlo. Le suggestive ambientazioni della California del presente e soprattutto del passato arricchiscono la narrazione e il lettore viene letteralmente rapito da un’atmosfera in cui si ha l’impressione di rivivere in prima persona le storie dei gangster di quegli anni, tra le assolate strade di San Diego o le luci di Las Vegas. Gli inseguimenti, i pedinamenti e i delitti, possono risultare scontati, ma lo stile della scrittura è gradevole e rende le vicende accattivanti e mai banali.

L’inverno di Frankie Machine è un thriller molto ben costruito dove a farla da padrone è la figura del protagonista, un uomo d’altri tempi tutto d’un pezzo verso il quale non si può evitare di provare una certa empatia. La storia e i personaggi girano tutti intorno a lui, ma l’impalcatura del romanzo regge, le vicende umane e criminali sono tutte credibili e il ritmo, all’inizio molto calmo, cresce gradualmente per poi arrivare a un finale molto ben riuscito che svela la trama ordita alle spalle del protagonista. Anche qui va dato  merito all’autore, perché tutto torna e si ricollega perfettamente con i fatti descritti nel passato di Frank.

Un romanzo accattivante, completo e intrigante dalla prima all’ultima pagina, una perla che non può mancare nella collezione degli appassionati vecchi e nuovi di questo straordinario scrittore di cui si tanto si parla e la cui fama è ampiamente meritata.

Salvatore Chianese

Salvatore Chianese è sociologo e vive e lavora a Napoli. Soffre di svariate “malattie artistiche”, in particolare una mania ossessivo compulsiva per la lettura, la musica e il cinema. Sin da bambino è attratto dal mondo dell’occulto, del mistero e dell’horror. È cresciuto ascoltando la musica dei Queen, per poi innamorarsi di Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Iron Maiden, Y.J. Malmsteen… insomma tutto il rock hard and heavy. Nutre una venerazione per Stephen King e E.A. Poe. Le letture che hanno segnato la sua esistenza sono Dracula di Bram Stoker, Il fuggiasco di Carlotto e Il conte di Montecristo di Dumas. Adora viaggiare, mangiare (tanto e bene) e l’isola di Cuba, la perla dei Caraibi. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge, recensisce, critica ma, soprattutto, cerca di sedare le frequenti crisi di astinenza da libri.

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