Mystic River. La morte non dimentica, di Dennis Lehane
La storia drammatica di tre ragazzi di periferia il cui destino è legato da un episodio dell’infanzia… un romanzo intenso e commovente da cui è stato tratto il film Mystic River diretto da Clint Eastwood.
Mystic River. La morte non dimentica (Piemme Edizioni) è il romanzo che ha segnato la definitiva consacrazione di Dennis Lehane nell’olimpo dei più grandi autori di crime fiction contemporanei. Il grande successo riscosso ha attirato sull’autore l’attenzione di molti registi di Hollywood che hanno realizzato grandi film di successo ispirati ai suoi romanzi, come Shutter Island con Leonardo Di Caprio e, appunto, Mystic River diretto da Clint Eastwood e interpretato da Sean Penn, Kevin Bacon, Tim Robbins e Laura Linney.
La morte non dimentica può definirsi un noir atipico. La narrazione dei fatti parte dal 1975 e l’ambientazione è quella di East Buckingham, un quartiere di una periferia come tanti, in cui tutti conoscono tutti. La gente che vive lì non è mai andata via, se non si contano i giovani partiti per la guerra e mai più tornati alle proprie case. Per chi cresce in un posto del genere non ci sono molte prospettive e questo vale anche per i protagonisti della storia, tre semplici ragazzini che si divertono a giocare tra le strade del quartiere.
Un giorno, però, mentre Sean, Jimmy e Dave stanno facendo a botte in mezzo alla strada, vengono avvicinati da una macchina con a bordo due presunti agenti della polizia. Uno dei due uomini, dopo aver fatto una ramanzina ai tre, intima a uno di loro, Dave, di salire in macchina. Dave obbedisce ma da quel momento per quattro, terribili giorni, scompare e il suo sguardo colmo di terrore rimarrà impresso per sempre nella mente degli altri due.
Quando Dave fa ritorno al suo quartiere, sfuggito alle grinfie dei suoi due aguzzini, gli sguardi che si posano su di lui non sono compassionevoli, ma carichi d’odio e disprezzo. Dave è tornato completamente sconvolto da quell’esperienza, ma viene deriso dai compagni e finisce per isolarsi sempre di più.
Venticinque anni dopo molto è cambiato nella vita dei protagonisti: Jimmy si è lasciato un passato criminale alle spalle, gestisce un negozio di alimentari ben avviato nel quartiere e non ha più nessuna intenzione di tornare in galera. Dopo la morte della prima moglie si è risposato con Annabeth, con la quale convive insieme all’amata figlia Katie, avuta dal precedente matrimonio, e le altre due figlie. Sean è diventato un detective della omicidi ed è ossessionato dal ricordo della moglie che lo ha lasciato da poco; nonostante sia ufficialmente scomparsa lei lo chiama spesso al telefono ma senza dirgli una parola. Dave invece è sposato e ha un figlio.
Poi Katie, la figlia di Jimmy, viene trovata brutalmente assassinata in un parco. Le indagini sull’omicidio vengono assegnate proprio a Sean, mentre i comportamenti sospetti di Dave lo inquadrano come uno dei possibili colpevoli. Il destino sembra aver riunito di nuovo i tre amici in un momento tragico, ma adesso per loro è giunto il momento di fare i conti con un passato che ha segnato per sempre le loro anime.
La forza di questo romanzo è tutta nella sua apparente semplicità. Tutto ruota intorno alla vita di tre ragazzini, Dave Boyle, Sean Devine e Jimmy Marcus, che crescono insieme a Boston, ma basta leggere solo poche pagine per comprendere la profondità del romanzo. Attraverso la storia dei ragazzi Dennis Lehane, descrive magistralmente la vita dei quartieri operai, la divisione di classe e le esistenze marginali degli abitanti delle periferie, destinati nel migliore dei casi a una vita anonima e fatta di stenti. I temi affrontati sono molteplici e molto delicati. Sono presenti sia le tematiche sociali, come le condizioni di vita difficili in alcuni quartieri delle grandi città; sia quelle individuali e psicologiche, come l’accettazione del diverso, il bullismo e il difficile recupero da un trauma giovanile.
La bravura dello scrittore sta nel riuscire a far coesistere tutto questo senza intaccare lo sviluppo della trama, anzi, Lehane riesce a catturare il lettore con uno stile di scrittura che amplifica le emozioni, in una storia scritta con durezza, dialoghi realistici e parallelismi simbolici che arricchiscono e rafforzano la vicenda proprio attraverso questi elementi iperrealistici che non restano sullo sfondo, ma fanno parte della storia stessa. La caratterizzazione dei personaggi è impeccabile, tanto che ognuno di loro meriterebbe il ruolo di protagonista del romanzo mentre altri, come le rispettive mogli dei protagonisti, hanno un ruolo decisivo in tutta la vicenda. Non mancano nemmeno la suspense del thriller, né l’intreccio e l’inganno tipici del giallo, che portano il lettore ad avanzare varie ipotesi sullo svolgimento dei fatti, puntualmente smentite dall’evolversi del racconto.
Mystic River non è un semplice thriller, comprende elementi diversi che appartengono tanto al genere noir che al romanzo di formazione. Sopratutto, è un romanzo straordinario con una trama intensamente poetica, un libro troppo importante per imbrigliarlo in futili discorsi sul genere. Un’analisi profonda e a tratti amara su personaggi memorabili che attraversano una vita tragica. Un capolavoro da leggere e consigliare.
L’autore. Di origine irlandese, Dennis Lehane vive a Boston, dove ha ambientato quasi tutti i suoi romanzi. Insegna scrittura creativa avanzata all’Università Harvard. I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo. Da Mystic River Clint Eastwood ha tratto l’omonimo film che ha fatto guadagnare l’Oscar come miglior attore protagonista a Sean Penn e l’Oscar come miglior attore non protagonista a Tim Robbins. Dopo il successo di questo film, altri due titoli di Lehane sono stati trasposti sul grande schermo: Gone Baby Gone (dal romanzo omonimo) con regia di Ben Affleck e Shutter Island (da L’isola della paura) con regia di Martin Scorsese
Il 23 settembre 2008 è uscito negli Stati Uniti il romanzo The Given Day, pubblicato nel novembre 2009 da Piemme con il titolo Quello era l’anno. Dopo l’uscita di The Given Day Lehane è tornato nel 2010 alla serie di Kenzie-Gennaro con Moonlight Mile (in Italia edito sempre da Piemme, 2011). Nel 2012 pubblica Live by Night, continuazione di The Given Day da cui Ben Affleck trarrà un film.