Nephilim. Guerra in Purgatorio, di Valerio la Martire

Possiamo, spesso senza volerlo, imbatterci in un libro particolare proprio quando meno ce lo aspettiamo. Così è stato l’incontro tra me e questo romanzo. Nephilim, Guerra in Purgatorio, di Valerio la Martire (Armando Curcio Editore) è un titolo che, inizialmente, mi ha fatto temere di avere tra le mani l’ennesimo fantasy romantico scritto ad emulazione  di Twilight, romanzo controverso che, nel bene e nel male, ha lasciato un segno indelebile all’interno della narrativa mondiale del genere. Chiedo scusa al lettore per la divagazione poco interessante e torno a concentrarmi su Nephilim. 

Il libro si apre parlando di una tregua stipulata in tempi assai remoti tra due razze sovrannaturali: i celestiali e gli infernali. I primi discendono dagli angeli, i secondi dai demoni e, pur avendo antenati di così grande potere, le capacità e i doni che i personaggi hanno sono assai limitati. Ma quando, dopo la tregua, i celestiali decidono di allearsi con l’antica razza dei demoni, che utilizzano come fossero guardie private, qualcosa si muove. Qualcosa di antico, di non detto e di incredibilmente terribile. Qualcosa che supera il potere e la comprensione sia dei Nephilim che dei loro progenitori. Le conseguenze di questa avanzata saranno disastrose. Tuttavia è proprio durante lo scoppio di questa guerra che tra un giovane Celestiale e un giovane Infernale inizia l’amore.

Malgrado la trama possa in qualche modo fuorviare, vi assicuro che Nephilim è un libro molto particolare. Lo stile di Valerio la Martire è davvero gradevole da leggere. La storia, vista attraverso gli occhi di tutti i personaggi che si muovono sulla scena, è narrata con grande intensità e cattura in breve tempo l’attenzione.

Primo romanzo di una trilogia che si prospetta essere qualcosa di estremamente raro, Nephilim non mancherà di lasciarvi a bocca aperta. Complimenti all’autore.