NEW YORK – È morto lo scrittore Harry Bernstein
NEW YORK – È scomparso il 3 giugno Harry Bernstein, scrittore britannico naturalizzato statunitense, appena quattro giorni dopo aver compiuto il suo 101esimo anno di età.
Aveva raggiunto il successo all’età di 96 anni con la pubblicazione de “Il muro invisibile” (2007, Piemme), romanzo autobiografico in cui narrando della sua gioventù dipinge con avvincente capacità narrativa la vita degli ebrei nell’Inghilterra di quegli anni. Tra i fatti autobiografici si ripercorrono gli anni della storia del secolo scorso dalla prima guerra mondiale alla rivoluzione russa, fino agli anni brutali che condussero infine alla seconda guerra mondiale. La narrazione prosegue poi ne “Il sogno infinito” (2008, Piemme) e ne “Il giardino dorato” (2009, Piemme).
Un quarto romanzo, il cui titolo provvisorio è “Cosa ne è stato di Rose”, verrà pubblicato in anteprima mondiale per Piemme.
Scopro solo oggi che Harry Bernstein è già morto.Ero pronta a scommettere che fosse ancora vivo, perché il suo spirito era giovane. Ho letto i suoi primi due libri e sto leggendo il terzo. Mi affascina la sua freschezza e il testamento che lascia a chiunque sogni di scrivere e creda che a quarant’anni sia troppo tardi. Suggerisco a chi non lo conosce di partire da “Il muro invisibile” e poi…non potrà fare a meno di leggere tutti gli altri. Il primo romanzo è secondo me il migliore. Un’opera…lo so, non si addice ad un romanzo, ma non saprei come altro definirla…deliziosa. Non vado oltre. Conoscevo le opere di Bernstein prima che morisse e mi sarebbe piaciuto scrivergli una lettera di apprezzamento di persona. Ma tanti l’avevano già fatto, non gli avrebbe dato nulla di più di quanto aveva già ricevuto. Sono io che ho ricevuto un dono il giorno che ho scoperto Bernstein. E qui ed ora dico…grazie. Michela Soldo.