Nuova uscita per Et Al./Edizioni: Io Yeoshua chiamato Gesù, di Miro Silvera
Ti chiami Yeoshua. Nella tua lingua, che è l’ebraico, significa “il Signore salva”. Da vivo,nessuno ti ha mai chiamato Gesù.
Il romanzo di formazione di un ragazzo ebreo, che ha rivoluzionato il mondo con il suo messaggio d’amore.
In Galilea all’epoca della dominazione romana cresce un ragazzo. La sua vita è simile a quella dei suoi coetanei, divisa tra giochi e lavoro, il lavoro di carpentiere che svolge a fianco del padre, un uomo saggio, un rabbino. Il ragazzo è ebreo e si chiama Yeoshua. Dopo di lui il mondo non sarà più lo stesso e la sua storia di adulto è quella che viene tramandata dai Vangeli. Io Yeoshua chiamato Gesù ci narra tutto quello che i Vangeli non dicono, gli anni della formazione, la vita in famiglia e poi, dopo la morte del padre, il vagare alla ricerca di una sua grande verità. Con garbo e freschezza straordinari, il romanzo dipinge immagini di vita quotidiana, in un periodo storico di grande inquietudine, a cui Yeoshua non è estraneo, in cui convivono la rivolta armata degli Zeloti e il riscatto spirituale degli Esseni. Questa ipotesi romanzesca, ma storicamente plausibile, sul Gesù nascosto, entra nel cuore del lettore e, con il racconto di sé che egli stesso fa davanti al consesso degli Esseni, gli permette di scoprire qual è il filo che lega un ragazzo come tanti al protagonista della grande rivoluzione dell’amore. Dopo il successo della precedente edizione, ormai esaurita, esce ora questa nuova versione riveduta e ampliata.
L’autore. Miro Silvera, poeta e scrittore, è nato ad Aleppo in Siria nel 1942, da antica famiglia sefardita. Vive e lavora a Milano. La prima versione di questo romanzo è nata insieme alla sceneggiatura del film I giardini dell’Eden, scritta con il regista del film Alessandro D’Alatri (premio Kieslowski e premio SIAE). È autore di opere narrative tra le quali ricordiamo Il prigioniero di Aleppo (Premio Selezione Comisso 1996). Fra le ultime uscite Libroterapia, Cinema & Video terapia (Salani) e il romanzo Il passeggero occidentale (Pontealle Grazie).