Potenza – Presentazione de “Le formiche di piombo”, di Enzo D’Andrea
È stato presentato ieri, presso la Biblioteca Nazionale di Potenza, “Le formiche di piombo“, di Enzo D’andrea. Si tratta del primo romanzo dello scrittore, lucano classe 1972, che dopo una raccolta di poesie (“Oceano di sabbia”) e la pubblicazione di una serie di racconti (“Quel giorno, quando venne sera”), è approdato alla stesura di questo romanzo.
Nel suo libro D’Andrea ci riporta indietro nel tempo, in un periodo storico al quale per svariate ragioni è lui stesso legato e che, per le vicende storiche che lo hanno caratterizzato, lascia ancora una traccia indelebile ai giorni nostri. Siamo infatti negli anni ’70, in una Torino spaccata a metà tra il boom della Fiat e le rivolte operaie e che, come il resto d’Italia, si trova a fare da sfondo a quelle lotte spesso sfociate nel sangue e marchiate dall’azione delle Brigate Rosse.
Fatti di cronaca realmente accaduti si mescolano così alla fantasia dell’autore e il risultato è un romanzo che sembra essere vincente e soprattutto convincente. Nello sfogliare le prime pagine ci si rende subito conto delle capacità narrative di Enzo D’Andrea, che riesce a carpire l’attenzione di chi legge con uno scritto dove la suspense e la voglia di sapere “come andrà a finire” la faranno da padrone.
Lo stesso Franco Sabia, Direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, ha voluto porre l’accento, durante la presentazione, sulle abilità di D’Andrea e sulla volontà di voler presentare questo testo in quanto si sente forte la voglia di aprire le porte dei luoghi culturali non solo ai grandi editori ma anche a chi, lontano dal mercato della grande distribuzione, dimostra notevoli capacità e il desiderio di esprimersi attraverso le proprie opere.
Maria de Carlo, giornalista, si è poi addentrata nel romanzo parlando dei temi fondamentali che questo mette in risalto: l’amore, gli atti di terrorismo e violenza, ma soprattutto l’amicizia vera, quella tra i protagonisti Diego e Michele, che nonostante il contesto storico difficile e pericoloso dimostra maggiormente la propria forza.
Ecco allora le “formiche di piombo”, quelle che invece di seguire il sentiero canonico e conosciuto preferiscono deviare, abbracciare la singolarità di una vita combattiva e anticonformista e tracciare da sé, pur con difficoltà, la propria strada.
Le letture, che hanno accompagnato la presentazione, sono state affidate alla voce di Mara Sabia. Qui di seguito è possibile ascoltarne un estratto.