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Sulle tracce di chi non ti aspetti: Prendimi, di Lisa Gardner

Prendimi, di Lisa Gardner
Prendimi, di Lisa Gardner

Ottantadue ore. E poi l’appuntamento col tuo assassino.

Questi i preamboli di Prendimi, il nuovo romanzo di Lisa Gardner uscito per Marcos y Marcos con traduzione di Daniele Petruccioli. Protagonista è Charlene, una ragazza che lavora presso un pronto intervento, ascoltando le voci della notte che hanno bisogno del suo aiuto.

La morte delle sue due migliori amiche, avvenuta a distanza di un anno l’una dall’altra e sempre lo stesso giorno (il 21 di gennaio), hanno fatto diventare quel giorno la ragione di vita di Charlene. La ragazza si prepara a questo appuntamento facendosi addestrare da un ex marine al combattimento corpo a corpo, all’uso della pistola. Non vuole e non deve farsi trovare impreparata. Ogni giorno che l’avvicina a quel 21 gennaio diventa un incubo, per cui Charlene ha i sensi sempre all’erta e l’occhio diffidente verso tutto (o quasi) il mondo che la circonda.

La ragazza, però, non lascia nulla di intentato. Contatta D.D. Warren, una poliziotta tosta e determinata, che però potrebbe non essere in grado di aiutarla.

La storia, imbastita con maestria e talentoè una nuova brillante e avvincente vicenda che ha come co-protagonista una donna, la Warren, che oltre a essere poliziotta ha anche un vita comune, dei sentimenti, delle paure (è diventata mamma appena superata la soglia dei quaranta) e dei contrasti con i propri genitori (soprattutto la madre) che mai hanno accettato il lavoro della figlia.

Diciamo pure, una vita che più normale di così…

Il nucleo centrale si sposta di continuo, e si passa dalle vicende della Warren a quelle di Charlene, e di qui agli sviluppi di casi di pedofilia in rete (molto istruttivo per chi è genitore sapere quali rischi si corrono a lasciar navigare liberamente i figli, anche quando i siti frequentati sono garantiti) di cui l’emblema diviene il piccolo Jesse, che scampa miracolosamente a un tentativo di violenza da parte di un ragazzo poco più grande. La Warren si avvarrà, in questa indagine, del supporto di una giovane collega (l’agente O.) specializzata in reati sessuali.

Un misterioso serial killer, tra l’altro, si traveste da giustiziere, uccidendo incalliti pedofili senza una briciola di pietà.

Tutti devono morire, prima o poi“, recita un biglietto che accomuna le vittime.

Freddo, quasi chirurgico, il taglio della scrittura.

Dura e con poche vie di scampo verso il buonismo, la storia scritta dalla Gardner scivola via intensa e, almeno in apparenza, imprevedibile.

Le sottotrame si intrecciano abilmente, rendendo gustoso e mai indigesto il volgere delle quasi cinquecento pagine fino al succoso finale.

Una lettura ricca di spunti anche introspettivi, spesso tratteggiati con eleganza tutta femminile.

Un libro che val bene il tempo che ci si impiega a leggerlo.

In spiaggia.

O anche no.

L’importante, è farlo.

Enzo D'Andrea

Enzo D’Andrea è un geologo che interpone alle attività lavorative la grande passione per la scrittura. Come tale, definendosi senza falsa modestia “Il più grande scrittore al di qua del pianerottolo di casa”, ha scritto molti racconti e due romanzi: “Le Formiche di Piombo” e "L'uomo che vendeva palloncini", di recente pubblicazione. Non ha un genere e uno stile fisso e definito, perché ama svisceratamente molti generi letterari e allo stesso tempo cerca di carpire i segreti dei più grandi scrittori. Oltre che su MeLoLeggo, scrive di letteratura sul blog @atmosphere.a.warm.place, e si permette anche il lusso di leggere e leggere. Di tutto: dai fumetti (che possiede a migliaia) ai libri (che possiede quasi a migliaia). Difficile trovare qualcosa che non l’abbia colpito nelle cose che legge, così è piacevole discuterne con lui, perché sarà sempre in grado di fornire una sua opinione e, se sarete fortunati, potrebbe anche essere d’accordo con voi. Ama tanto la musica, essendo stato chitarrista e cantante in gruppi rock e attualmente ripiegato in prevalenza sull’ascolto (dei tanti cd che possiede, manco a dirlo, a migliaia). Cosa fa su MeLoLeggo? cerca di fornire qualcosa di differente dalle recensioni classiche, preferendo scrivere in modo da colpire il lettore, per pubblicizzare ad arte ciò che merita di essere diffuso in un Paese in cui troppo spesso si trascura una bellissima possibilità: quella di viaggiare con la mente e tornare ragazzi con un bel libro da sfogliare.

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